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Visualizzazione dei post da 2019

Annibale e Scipione, del titanismo e di Nemesi

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Annibale Foto: Wikipedia La storia di Annibale e Scipione l’Africano è una di quelle storie che, come direbbe Baricco, sembra fatta a posta per diventare la sceneggiatura di un film o di un romanzo. Nelle vicende di questi due grandi dell’antichità non si può non avere l’impressione che agisca la mano di un regista occulto, che a volte vuole condurre la vicenda in maniera talmente iperbolica da creare corrispondenze che apparirebbero persino banali in un romanzo d’avventura. Come nella loro entrata in scena nelle vicende dei rispettivi popoli. L’uno si chiama Hanniba'al, sarà più famoso come Annibale. Ha diciassette anni, è troppo giovane per essere un soldato, eppure sta sul campo di battaglia da quando ha nove anni. Ha seguito il padre Amilcare Barca in giro per la penisola iberica mentre ricostruiva il potere cartaginese distrutto dai Romani, quei Romani che il padre gli ha fatto giurare di odiare in eterno. Amilcare gli ha dato i migliori maestri, Greci, è gli ha fatto far...

I test OCSE PISA e gli analfabeti funzionali, quelli veri

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Sui risultati dei test OCSE PISA ieri l'Italia ha vissuto un mirabile esempio esplicativo di cosa sia l'analfabetismo funzionale , a partire da tanta stampa che prima ha titolato in maniera allarmistica i suoi articoli, per poi andare a rettificare durante la giornata, a danno ormai fatto (Repubblica e TPI, per dirne due). In pratica il 70% di adulti italiani, che non capisce una fava di quel che legge o sente, ha commentato dei dati che non ha neanche letto, riportati in un articolo di cui ha letto solo il titolo, secondo cui solo un ragazzo quindicenne su venti capisce quel che legge, mentre i dati dei suddetti test parlano in realtà di un 23% di studenti italiani che non possiede competenze linguistiche neanche sufficienti a comprendere un testo di media difficoltà; a questo punto, quel 70% di adulti che ha dimostrato sciatteria e incompetenza, si è sentito in dovere di recriminare sulla scuola, tutta senza distinzione di grado, perché non boccia, non forma, ha doce...

Sulla polemica tra La Verità e Luciano Canfora

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La Verità ( Prima ha invaso l’ateneo coi parenti. Ora Canfora vuol fare invadere la Ue ) attacca Luciano Canfora perché, semplicemente, lo storico e grecista afferma quello che molti storici dell'antichità affermano ormai da qualche decennio, ovvero che la purezza della cultura occidentale non è mai esistita, e che già nell'antichità il Mediterraneo è stato luogo di scambio culturale e interscambio economico. Luca Pignataro, che non è uno sprovveduto né certamente un ignorante in merito alla storia, usa fondamentalmente due argomenti nel suo attacco:      1. il primo, ad hominem, l’accusa di nepotismo nei confronti di Canfora. Eppure a ben vedere l’attacco non è altro che una fallacia logica, di quelle da retorica di bassa lega, facilmente smontabile con una risposta: se Pignataro sa di illeciti nelle nomine dei parenti di Canfora a Bari, perché non denuncia? E se non denuncia, è forse perché teme di non poter dimostrare gli illeciti? E se non li può dimostr...

Iliade, Omero

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Leggere l’Iliade nel 2019 non è affatto cosa semplice: intanto perché quasi sempre si tratta, inconsapevolmente, di una rilettura, dato che in un modo o in un altro per tutta la tua vita, sin dalla scuola primaria, hai avuto a che fare con il testo omerico, sminuzzato e parcellizzato in letture antologiche più o meno fuorvianti; in secondo luogo perché sul testo originario si sono stratificate decine di interpretazioni e riletture diverse nel corso dei quasi tre millenni di storia che ci separano dal momento in cui Omero o chi per lui ha deciso di mettere assieme quelli che probabilmente erano dei canti distinti recitati nelle pubbliche piazze o nelle corti e farne un testo, orale, unitario. Sia come sia, ancora oggi, dopo tutto questo tempo, l’Iliade rimane un testo magistrale e sorprendente. Sorprendente perché stupisce vedere la finezza narratologica con cui l’opera è stata costruita: il protagonista, Achille, dopo la rapida furia che lo coglie a partire dai primi versi del comp...

Sulla disfatta del M5S e il tradimento degli italiani

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Ho letto da qualche parte che il M5S sarebbe stato punito per il suo tradimento. Tralasciando il fatto che, per quanto mi riguarda, il M5S non era da votare prima e non sarebbe da votare ora, tradimento di chi e di cosa? M5S, prima delle politiche, si era presentato come avversario e contendente alla Lega, non come suo alleato, il primo governo Conte è nato dopo dall'esigenza di trovare risposta parlamentare agli esiti delle elezioni, elezioni che avevano visto M5S primo partito, PD secondo ma in forte calo e Lega terzo ma in forte ascesa. Alla caduta del primo governo Conte per volontà di Salvini, legittimamente il M5S ha cercato in Parlamento una nuova maggioranza comparabile numericamente e nell'esigenza di rappresentatività del voto delle politiche Insomma, nessun tradimento né letterale né simbolico. Ma c'è un punto in più: la categoria del tradimento è una categoria politica individuale, non collettiva. Quando io uso la categoria del tradimento sto individualizz...

Legami di sangue e legami volontaristici nell’interpretazione strutturalista del testo

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Di sconosciuto - Jastrow (2006), Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1314418 A partire dagli scritti di Levi-Strauss l’interpretazione strutturalista del mito, in particolare nella sua rappresentazione tragica, vede nell’azione dei personaggi e nella reazione dell’ambiente che li circonda l’espressione di un conflitto fra diverse strutture sociali (Lévi-Strauss, 2015)⁠. È perciò ipotizzabile, secondo questa visione, che il cantore o il tragediografo che mettano in scena il mito siano più o meno consapevoli interpreti di tale conflitto, endemico alla società e che in essa sta causando tensione, finanche generando una crisi. Esempio celebre di questo tipo di interpretazione del mito è la vicenda degli Atridi (Eschilo, 2010)⁠, in particolare nel suo esito ultimo raccontato sia da Omero nell’Odissea che da Eschilo nell’unico ciclo di tragedie che possediamo interamente. Nella famiglia degli Atridi, funestata da uccisioni di consanguinei sin dalle ...

Guida galattica per autostoppisti, Douglas Adams

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Immagine: Mondadori Guida galattica per autostoppisti è un romanzo del 1979 scritto da Douglas Adams. Lo si potrebbe definire un romanzo di fantascienza umoristica, ma forse più correttamente si potrebbe definire un romanzo di fantascienza postmoderno. A più riprese l'autore fa sfoggio della propria cultura matematica e scientifica, adoperandola ironicamente per affrontare le improbabili avventure di Arthur, Ford, Zaphod e Trillian, partendo dalla Terra e girovagando in giro per la galassia; scopriamo così che la Terra non è altro che un pianeta artificiale, costruito dagli abitanti di Magrathea per compiacere una potentissima razza di creature intergalattiche, i topi, che nel pianeta avevano istallato un computer in grado di trovare la domanda alla risposta fondamentale: 42. Insomma, tra un colpo di scena e l'altro, tutti, letteralmente, improbabilissimi, giungiamo alla conclusione che tutto quello che conosciamo è sistematicamente diverso da quello che immaginiamo, e che...

Due parole per quelli che credono ancora a Babbo Natale

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Il M5S non è postideologico, semplicemente perché il postideologismo non esiste. Non esiste sul piano logico e non esiste sul piano politico: sul piano logico perché ogni insieme di credenze è un’ideologia, quindi anche le idee condivise da chi si ritiene postideologico sono, di per sé, parte di un’ideologia; sul piano politico perché la divisione tra progressisti e conservatori, ovvero destra e sinistra, non è roba nata ieri, non è qualcosa che dipende dalla contingenza della fase politica attuale, è qualcosa di connaturato alla costruzione delle società da almeno 2500 anni, insomma da quando abbiamo iniziato a pensare che non esistono solo i legami di sangue, da quando abbiamo iniziato a pensare che le condizioni date non sono per forza le uniche, da quando abbiamo iniziato a pensare che esistano le persone, da quando abbiamo ipotizzato l’esistenza della scienza al di là e oltre la religione, da quando abbiamo concepito i diritti umani, da quando abbiamo messo in discussione l’es...

Ma quindi, chi ha vinto davvero il dibattito tra Salvini e Conte, o della retorica a grado zero di Salvini

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Se lo scontro tra Salvini e Conte in Senato fosse stata una gara di dibattito, chi avrebbe vinto? Da un lato Conte ha sostenuto una tesi ben definita (la crisi oggi è inutile e irresponsabile e colpa di un uomo che mira solo ai propri interessi personali) argomentando con attacchi ben definiti e circostanziati (Salvini ha chiaramente dichiarato al presidente del consiglio di voler capitalizzare il consenso nei sondaggi), su ogni piano: per Conte Salvini avrebbe aperto la crisi anteponendo interessi personali e di partito a quelli del paese; Salvini avrebbe più volte minato la credibilità del governo e avrebbero denotato scarsa cultura istituzionale (addirittura per dimostrare queste sue argomentazioni Conte ha addotto diversi esempi: le continue dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa e social durante le trattative per evitare le sanzioni dell'UE, le frequenti intromissioni nel lavoro degli altri ministri, la lunga attesa prima di fornire il nome dei delegati della Lega per la stes...

La politica italiana ad agosto

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Immagine: Makkox per La7 Nella crisi politica d’agosto una cosa è chiara: la classe dirigente italiana brilla solo per la propria mediocrità. Qualcuno l’ha già scritto, ascoltare gli interventi in senato di giorno 13 avrebbe fatto rabbrividire chi di eloquio e di politica ne capisce qualcosa per la sciatteria nella forma e l’approssimazione nei contenuti. Ugualmente c’è altro da dire: i politici italiani si stanno muovendo in ordine sparso, e non per fare il bene di uno Stato o di una nazione, ma per seguire le proprie idee vaghe e confuse, ad andar bene, o per il proprio tornaconto, nella maggiorparte dei casi. Da Salvini a Renzi, passando per Berlusconi, Zingaretti e Di Maio, emerge come nessuno sia in grado o sappia ragionare su una politica che abbia una prospettiva che vada oltre al consenso elettorale da conseguire o perdere nell’arco di un anno. Insomma, nel nulla cosmico che sproloquia attraverso il chiacchiericcio delle pagine social dei politici italiani, ci si chiede ...

Il conformista, Alberto Moravia

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Immagine: Feltrielli Il conformista di Alberto Moravia racconta la storia di Marcello Clerici, narrandola dalla sua infanzia fino alla sua morte. Marcello nasce in una ricca famiglia borghese e cresce continuamente a contatto con il sentimento della morte e della sofferenza, nonché osservando i comportamenti sempre più folli del padre. Svolta della fanciullezza di Marcello sarà l’incontro con Lino, prete spretato che, finito a fare l’autista, conduce il ragazzino ancora innocente a casa sua e tenta di abusarne, ricevendo un colpo di rivoltella dal protagonista, adescato proprio con la promessa dell’arma come regalo. Nelle pagine successive conosciamo Marcello adulto, che ha fatto di tutto per lasciare dietro di sé la propria anormalità, finendo per diventare convinto sostenitore del regime fascista nel tentativo di divenire normale, ovvero di adeguarsi a quello che è lo stereotipo di normalità nella società in cui vive. Scopriamo addirittura che Marcello è entrato nella polizia s...

Felicità

Lo straccio di un gabbiano Perso Tra la tortora Eterna

La rivendicazione di Antigone, Judith Butler

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Il volume La rivendicazione di Antigone, di Judith Butler, è un'attenta lettura del personaggio che dà il titolo alla tragedia omonima di Sofocle. Butler, dichiaratamente non è una grecista, per cui la sua interpretazione, più che filologica, è attenta agli aspetti filosofici, psicanalitici, antropologici e sociologici. Infatti la disamina che parte dal testo sofocleo mette in luce come l'interpretazione del personaggio di Antigone data da Hegel e da Lacan abbia nel corso dei secoli indirizzato l'analisi dell'eroina di Sofocle in una direzione prevalente, ovvero nella contrapposizione tra società parentale e società organizzata da strutture più complesse, a prevalenza statale. Il problema dell'interpretazione di Hegel è che essa presuppone Antigone come eroina della parentela, quando invece il rapporto parentale insito nella figura dell'eroina è ambiguo e ambivalente: il padre è al contempo fratello, la madre al contempo nonna, lo stesso fratello morto p...

Debate: un caso di studio

ABSTRACT Il Debate è una pratica didattica ampiamente adoperata nelle scuole anglosassoni e non solo, tanto da essere spesso rappresentata nella cultura popolare, per esempio nelle serie televisive e nei film a sfondo scolastico che inondano le televisioni italiane dal dopoguerra ad oggi. È una metodologia trasversale e consiste in un confronto nel quale due squadre (composte ciascuna di due o più studenti) sostengono e controbattono un’affermazione o un argomento dato dall’insegnante, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro). L’adozione della pratica didattica del Debate è altamente consigliabile. Essa ha contribuito allo sviluppo di competenze di cittadinanza, nonché allo sviluppo di diverse abilità, sia di ricerca che comunicative. Da non sottovalutare l’effetto inclusivo del Debate, che costringe a prendere atto dell’esistenza di ragioni diverse dalle proprie e a confrontarsi in maniera argomentata e civile con i diversi interlocutori. (scarica il testo completo)

La lezione di anatomia, Philip Roth

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Uscito nel 1983, Le lezione di anatomia di Philip Roth conclude la trilogia che vede come protagonista l'ebreo americano Nathan Zuckerman. In questo romanzo Zuckerman, dopo aver lottato per affermarsi come scrittore, si trova a perdere a poco a poco contatto con la propria arte e con gli stessi scopi della propria precedente vita. A scatenare le danze della trama, l'improvviso malessere che ha colpito il protagonista, un dolore inspiegabile che lo colpisce alla nuca e che da lì si espande verso il cranio, le spalle, la schiena, impedendone i movimenti e, soprattutto, la concentrazione. A Zuckerman non restano che due cose: le droghe per ingannare il dolore, il sesso per ingannare la noia. A questo punto il protagonista, novello inetto postmoderno, è costretto a fare i conti con il passato che, ad un'interpretazione psicologistica, parrebbe aver originato il dolore a cui è soggetto: i matrimoni falliti, la sofferenza inferta ai propri familiari dileggiando le tradizioni...

Valutazione del docente Sebastiano Valentino Cuffari, anno 2018 - 2019

Valutazione del docente, anno 2018 2019 from Sebastiano Valentino Cuffari

Il caso Dell'Aria, o della distopia

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Foto: Il Tempo Guardate bene la foto: giorno 23 maggio, in prefettura, a Palermo, i ministri dell'istruzione e degli interni, Bussetti, e Salvini, incontrano la professoressa Dell'Aria, per giungere, infine, all'agognato chiarimento. Chiarimento su cosa? Ricotruiamo i fatti. Il caso, politicamente scottante, nasce nelle settimane precedenti da un tweet dell'attivista di destra Claudio Perconte, autore per Primato Nazionale di CasaPound e Voxnews, insomma, testate di una certa crediblità (modalità sarcasmo, on); il tweet viene raccolto immediatamente dalla sottosegretaria alla cultura Borgonzoni (quella che, per sua stessa dichiarazione, non legge libri da 3 anni). Si sostiene quindi che la professoressa Dell'Aria abbia, in classe, paragonato Salvini e il governo attuale al reich di Hitler, obbligando gli alunni a seguire la sua tesi. Dalla denuncia a mezzo social sono scaturite l'ispezione, pare addirittura della Digos, e la sospensione della docente c...

I fatti del Salone di Torino, spiegati

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Spieghiamola in maniera chiara, con un paragone. Mettiamo il caso che voi abbiate come ospite al Salone del libro il figlio di una vittima di mafia, o una vittima stessa, a presentare un libro; mettiamo che nello stand accanto ci sia un editore colluso con la mafia o dichiaratamente favorevole a quel tipo di organizzazione sociale e politica (questo è la mafia, una forma di organizzazione sociale e politica), chiaramente considerata criminale e criminogena dallo Stato. Bene, secondo voi la vittima di mafia accetterebbe di stare lì? E se vi dicesse che lo Stato deve scegliere, o decide di dare la voce alle vittime della mafia, o decide che vittime e carnefici stanno sullo stesso piano, voi che posizione prendereste? Bene, togliete le parole "di mafia" e sostituitele con "del fascismo", prendete le parole "con la mafia" e sostituitele con "con il neofascismo", e avrete l'esatto quadro di quanto è accaduto e sta accadendo a Torino in quest...

Cronaca semiseria di un viaggio d'istruzione

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Martedì Ore 5.30 del mattino: il docente di lettere, accompagnatore della classe non sa neanche lui perché arriva in stazione; qui incontra il primo degli alunni, G.. G. è sveglio e fresco come una rosa, tu, docente accompagnatore, invece non hai ancora realizzato se ti trovi in un incubo o se ti sei realmente svegliato. Inizi a capire che accettare di portare la classe in gita potrebbe non essere stata la migliore delle tue idee. Ore 6.00: inizia a raggrupparsi la classe. L'alunna S. tira senza dormire direttamente da una seratona pre-viaggio; l'alunna E. arriva accompagnata da un parente che, abbandonandola alla tua responsabilità, sembra gongolare; l'alunno B., fissandoti, sembra chiedersi chi tu sia. Ore: 6.30: si sono radunate le due classi che partiranno verso mirabolanti avventure, gli accompagnatori intorno a te sembrano carichi a mille, tu vuoi solamente un caffè. L'autobus non arriva. Ore 7.00: con lieve ritardo, si parte. Qualcuno si addormenta sub...