Sulla polemica tra La Verità e Luciano Canfora
La Verità (Prima ha invaso l’ateneo coi parenti. Ora Canfora vuol fare invadere la Ue) attacca Luciano Canfora perché, semplicemente, lo storico e grecista afferma quello che molti storici dell'antichità affermano ormai da qualche decennio, ovvero che la purezza della cultura occidentale non è mai esistita, e che già nell'antichità il Mediterraneo è stato luogo di scambio culturale e interscambio economico. Luca Pignataro, che non è uno sprovveduto né certamente un ignorante in merito alla storia, usa fondamentalmente due argomenti nel suo attacco:
1. il primo, ad hominem, l’accusa di nepotismo nei confronti di Canfora. Eppure a ben vedere l’attacco non è altro che una fallacia logica, di quelle da retorica di bassa lega, facilmente smontabile con una risposta: se Pignataro sa di illeciti nelle nomine dei parenti di Canfora a Bari, perché non denuncia? E se non denuncia, è forse perché teme di non poter dimostrare gli illeciti? E se non li può dimostrare, non è che questo avviene perché di illeciti non ce ne sono?
2. Il secondo attacco, questo di natura più prettamente disciplinare, riguarda le presunte omissioni da parte di Canfora. Il grecista in pratica mancherebbe di ricordare che dalle migrazioni verso l’Europa sono venute anche distruzioni e sciagure. Indubbiamente Pignataro ha ragione nel riportare al dato storico, se si pensa alle migrazioni che condussero le popolazioni germaniche all’interno del territorio romano, all’espansione islamica nel Medioevo occidentale, a quella mongola, in tutti questi casi non si può non osservare i profondi cambiamenti che questi spostamenti di popoli e merci hanno portato con sé. Allo stesso tempo, non si può dimenticare che proprio l’Europa contemporanea, con la sua contraddittoria ricchezza culturale, trae origine da quegli stravolgimenti: non esisterebbe l’Europa dei popoli a cui aspirano le destre senza l’insediamento di quei popoli in Europa, non sarebbero arrivate in Europa idee e scoperte prodigiose senza quei movimenti, lo stesso popolamento dell’Europa, a quanto pare, non sarebbe quello che è oggi senza le ondate migratorie delle popolazioni indoeuropee e , decine di migliaia di anni prima, degli homo sapiens.
In ultima analisi, se pensare che le ondate migratorie siano gestibili senza alcun tipo di problema è semplificatorio, non si può non ricordare come il Mediterraneo abbia tratto forma da scambi e movimenti il più delle volte pacifici (Horden and Purcell 2000) e come la stessa democrazia greca, fiore all’occhiello di chi sostiene la superiorità occidentale, non sia spiegabile senza le influenze straniere nella cultura greca. (Bernal 1987)
Bernal, Martin. 1987. “Black Athena. The Afroasiatic Root of Classical Civilization. Vol I.”
Horden, Peregrine. and Nicholas. Purcell. 2000. The Corrupting Sea : A Study of Mediterranean History. Blackwell.
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