I test OCSE PISA e gli analfabeti funzionali, quelli veri
Sui risultati dei test OCSE PISA ieri l'Italia ha vissuto un mirabile esempio esplicativo di cosa sia l'analfabetismo funzionale, a partire da tanta stampa che prima ha titolato in maniera allarmistica i suoi articoli, per poi andare a rettificare durante la giornata, a danno ormai fatto (Repubblica e TPI, per dirne due).
In pratica il 70% di adulti italiani, che non capisce una fava di quel che legge o sente, ha commentato dei dati che non ha neanche letto, riportati in un articolo di cui ha letto solo il titolo, secondo cui solo un ragazzo quindicenne su venti capisce quel che legge, mentre i dati dei suddetti test parlano in realtà di un 23% di studenti italiani che non possiede competenze linguistiche neanche sufficienti a comprendere un testo di media difficoltà; a questo punto, quel 70% di adulti che ha dimostrato sciatteria e incompetenza, si è sentito in dovere di recriminare sulla scuola, tutta senza distinzione di grado, perché non boccia, non forma, ha docenti impreparati.... Tuttavia veniva compresa nella reprimenda solo la scuola che è venuta dopo che quel 70% di adulti ha finito il proprio percorso d'istruzione. Perché fino a quando a scuola ci stava quel 70%, che per la cronaca è spalmato su almeno quarant'anni di storia italiana, tutto andava bene, a scuola e non solo. Come infatti quel 70% di adulti ha ben dimostrato nell'interpretazione dei dati OCSE PISA. Immaginate la scena e ridete, o piangete,, decidete voi.
In allegato, comunque, un'Infografica sui risultati dei test OCSE PISA.
Nota. Il dato accennato, quello del 70% di adulti analfabeta funzionale, non lo invento io: è frutto in primo luogo degli studi di Tullio De Mauro, e confermato dai risultati dei test OCSE PIAC.
Se volete farvi quattro risate su tutta la questione, partite dai post di Vanverismo pedagogico, continuando con l'analisi delle stupidaggini dette in giro per il web e i media in generale condotte da Mila Spicola, Enrico Galiano e Marco Beccaria.
In pratica il 70% di adulti italiani, che non capisce una fava di quel che legge o sente, ha commentato dei dati che non ha neanche letto, riportati in un articolo di cui ha letto solo il titolo, secondo cui solo un ragazzo quindicenne su venti capisce quel che legge, mentre i dati dei suddetti test parlano in realtà di un 23% di studenti italiani che non possiede competenze linguistiche neanche sufficienti a comprendere un testo di media difficoltà; a questo punto, quel 70% di adulti che ha dimostrato sciatteria e incompetenza, si è sentito in dovere di recriminare sulla scuola, tutta senza distinzione di grado, perché non boccia, non forma, ha docenti impreparati.... Tuttavia veniva compresa nella reprimenda solo la scuola che è venuta dopo che quel 70% di adulti ha finito il proprio percorso d'istruzione. Perché fino a quando a scuola ci stava quel 70%, che per la cronaca è spalmato su almeno quarant'anni di storia italiana, tutto andava bene, a scuola e non solo. Come infatti quel 70% di adulti ha ben dimostrato nell'interpretazione dei dati OCSE PISA. Immaginate la scena e ridete, o piangete,, decidete voi.
In allegato, comunque, un'Infografica sui risultati dei test OCSE PISA.
Nota. Il dato accennato, quello del 70% di adulti analfabeta funzionale, non lo invento io: è frutto in primo luogo degli studi di Tullio De Mauro, e confermato dai risultati dei test OCSE PIAC.
Se volete farvi quattro risate su tutta la questione, partite dai post di Vanverismo pedagogico, continuando con l'analisi delle stupidaggini dette in giro per il web e i media in generale condotte da Mila Spicola, Enrico Galiano e Marco Beccaria.
Ben scritto, Sebastiano. Mi ritorna in mente Giorgio Gaber; “ i giornalisti sono avvoltoi, si gettano sul disastro umano con il gusto della lacrima in primo piano”. Non intendo generalizzare ovviamente. Certo mi ha stupito sentire quel giorno anche al notiziario di radio popolare milano l’uno su venti dotati delle competenze base di comprensione testuale.
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