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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Perché non è corretto addossare alle vittime la responsabilità degli stupri

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 Riflettendo su alcuni recenti casi di cronaca, e su come i media ne stanno discutendo ( Giambruno è la controfigura di polemisti come Shapiro ) ho deciso di provare a condurre un ragionamento che spieghi il fenomeno della vittimizzazione secondaria . Sostanzialmente in questi giorni da più parti si è sentito dire che chi rischia di essere vittima di un reato legato alla violenza di genere, parliamo soprattutto degli stupri, dovrebbe adottare comportamenti responsabili: il non detto (neanche troppo taciuto) sarebbe che chi subisce reati legati alla violenza di genere è stato con i suoi comportamente parzialmente responsabile di quanto accaduto, perché, adottando comportamenti non responsabili la vittima si è messa in pericolo.  Possiamo osservare qui un primo problema, al contempo terminologico e concettuale: secondo questo ragionamento rischio e pericolo sono la stessa cosa. Si fa evidentemente confusione: il pericolo è per definizione totalmente indipendente dalle azion...

Giambruno è la controfigura di polemisti come Shapiro

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Foto: Corriere.it È di queste ore la polemica, l'ennesima, sulle parole di Andrea Giambruno, giornalista di Mediaset e compagno della presidente del consiglio Giorgia Meloni. Giambruno, commentando i recenti casi di stupri di Caivano e di Palermo, soprattutto in riferimento a quest'ultimo, ha sostanzialmente detto che la responsabilità degli stupri è ovviamente degli stupratori, ma che in ogni caso buonsenso consiglierebbe di evitare situazioni di pericolo, quindi che una donna ha tutto il diritto di fare quello che vuole, ma che se si ubriaca è facile che incontri "i lupi" perché la realtà non è fatta di diritti. Andrea Giambruno sugli stupri: «Se eviti di ubriacarti, non trovi il lupo». Giambruno fa qui riferimento ad una categoria logica ben presente in tutti noi, quella del buonsenso, categoria di cui dovremmo imparare a fare a meno (si veda Facciamo che la smettiamo di parlare di "buonsenso"? ) e che accorpa stereotipi e luoghi comuni avvalorati dall...

Il silenzio, Don DeLillo

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  Nel 2020, ancora in piena emergenza pandemia, Don DeLillo pubblica Il silenzio, opera che evidentemente risente di quanto sta accadendo nel mondo. Cinque personaggi si alternano e si incrociano. I primi sono Jim Kripps e Tessa Berens che vengono colti da un'improvvisa emergenza mentre sono in volo: improvvisamente l'aereo su cui si trovano è costretto ad un atterraggio d'emergenza a causa dello spegnimento di tutti i dispositivi digitali. Intanto nell'East Side di New York Diana Lucas, Max Stenner e Martin Dekke li attendono a casa per un evento mondiale, la finale del Superbowl; poco prima della partita lo schermo della televisione diviene nero, la catastrofe è planetaria, il digiale è morto, funziona solamente la tecnologia analogica. I cinque personaggi, che riescono alla fine a ricongiungersi, si alternano in domande, supposizioni, angosce e teorie. Ne emergono alcuni aspetti chiave: DeLillo descrive la società digitalizzata come in procinto di una zombificazione,...

Ancora sulla valutazione: risposta alla lettera del dirigente scolastico Citarelli

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 Il 10 aprile 2023 il dirigente scolastico Citarelli ha sentito la legittima necessità di dire la sua sulla questione della valutazione, inviando una lettera ad Orizzonte Scuola . Trovo interessante questa lettera, perché proviene da un addetto ai lavori, qualcuno che ha potere decisionale nella scuola e un certo seguito sui social. Per analizzare la lettera, e confutarne premesse e considerazioni, ho deciso di mapparla. Di seguito quindi troverete la mappa argomentativa del testo originale che ne esplicita tesi, premesse e argomentazioni, nonché ne segnala gli errori logici e ne confuta i passaggi. Link La tesi del dirigente scolastico è che la valutazione numerica, il voto, sia l'unica forma di valutazione significativa e che sia ingiustamente messa sotto attacco. L'autore della lettera inizia ad argomentare sostenendo che Chi continua, ormai, tutto sommato, da vari decenni, a demonizzare i voti, rispetto agli stessi apprendimenti ed al successo formativo degli alunni, vive i...

Camere separate, Pier Vittorio Tondelli

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  Camere separate, pubblicato nel 1989, è una delle ultime opere di Pier Vittorio Tondelli, uno dei maestri del postmodernismo italiano. Il volume racconta la storia di Leo, scrittore italiano trentenne, e del suo amore travagliato per Thomas, giovane musicista tedesco. La vicenda viene ripercorsa attraverso continue analessi e prolessi, che sviluppano la vicenda dello scrittore prima e dopo i trent'anni, spartiacque simbolico che fa da cornice allo svilupparsi della relazione tra Leo e Thomas e alla dipartita per tumore del musicista. Così la relazione diventa l'occasione per l'analisi e l'introspezione del protagonista, le sue idiosincrasie, i suoi rimpianti, le sue paure, la sua relazione con il sesso, con la mondanità, con il successo e con la famiglia. L'Emilia, Milano, Roma, Firenze, Parigi, Monaco, Londra, New York e Los Angeles, Montreal fanno da paesaggio per lo svilupparsi dell'analisi, nei loro  quartieri bene, nei party mondani come in squallidi nigh...

Le mappe argomentative, Pietro Alotto

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  Le mappe argomentative, di Pietro Alotto, è un utilissimo e chiarissimo volume dedicato all'uso di uno strumento adatto alla comprensione, all'analisi e alla produzione di argomenti e testi argomentativi.  Le mappe di cui discute Pietro Alotto, insegnante di filosofia e blogger piuttosto noto fra gli addetti ai lavori, iniziano ad essere adoperate già dalla fine del XIX secolo, per trovare pieno sviluppo nel XX secolo nell'ambito del Critical Thinking. Esse permettono, a punto, di mappare i ragionamenti di tipo deduttivo, induttivo e abduttivo: cosa vuol dire esattamente mappare? Vuol dire costringere la nostra mente ad un lavoro di analisi e di orgnizzazione, mettendo in ordine premesse e conseguenze, evidenziando i rapporti causalità e le premesse lasciate implicite nei ragionamenti, in modo da poterne valutare consistenza, validità e veridicità. L'uso di questi strumenti, e dei software che permettono di svilupparle con facilità, è consigliatissimo per chi si trovi...

Rumore bianco, Don DeLillo

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 Rumore Bianco di Don DeLillo è considerato una delle pietre miliari della letteratura postmoderna. Il romanzo racconta le vicende di Jack Gladney, docente di studi hitleriani in un fantomatico college del Midwest americano. Jack è stato sposato più volte, così come la sua ultima moglie, Babette, nondimeno i due personaggi incarnano l'apparentemente mite ma ipocondriaco conservatorismo della società americana degli anni '80 del Novecento, impregnata di consumismo, di dipendenze, di televisione, di una semrpe più marcata differenza fra piccoli centri di provincia e le grandi metropoli, e di paure latenti. La prima parte del romanzo appare infatti un'analisi dei rapporti articolati fra Jack, Babette e i quattro figli e figlie avuti dai diversi matrimoni, nonché dei legami non del tutto soluti con le mogli e i mariti precedenti. Nella seconda parte però eventi sempre più straordinari fanno emergere le contraddizioni della famiglia medio colta, medio borghese, tranquillamente c...