Camere separate, Pier Vittorio Tondelli

 


Camere separate, pubblicato nel 1989, è una delle ultime opere di Pier Vittorio Tondelli, uno dei maestri del postmodernismo italiano. Il volume racconta la storia di Leo, scrittore italiano trentenne, e del suo amore travagliato per Thomas, giovane musicista tedesco. La vicenda viene ripercorsa attraverso continue analessi e prolessi, che sviluppano la vicenda dello scrittore prima e dopo i trent'anni, spartiacque simbolico che fa da cornice allo svilupparsi della relazione tra Leo e Thomas e alla dipartita per tumore del musicista. Così la relazione diventa l'occasione per l'analisi e l'introspezione del protagonista, le sue idiosincrasie, i suoi rimpianti, le sue paure, la sua relazione con il sesso, con la mondanità, con il successo e con la famiglia. L'Emilia, Milano, Roma, Firenze, Parigi, Monaco, Londra, New York e Los Angeles, Montreal fanno da paesaggio per lo svilupparsi dell'analisi, nei loro  quartieri bene, nei party mondani come in squallidi night e in piccoli tuguri in cui Leo finisce per abitare con i suoi amanti. Nel frattempo Leo ripercorre e rielabora il suo rapporto con l'arte, il suo bisogno di scrivere, il suo essere sempre stato diverso dagli altri e il rischio di fare di quella sua diversità una semplice abitudine. È l'Italia degli anni '80, anzi l'Europa, anzi l'Occidente, un mondo in cui l'omosessualità e la bisessualità iniziano ad essere all'ordine del giorno ma al contempo sono cose di cui occorre avere pudore a parlare, a meno che non si sia abbastanza ricchi per poterne essere fieri; è la società della movida,  delle discoteche, dei cocktail, dell'alcool e della droga, ma anche di  sentimenti profondi e complicati; è il mondo della musica degli Smiths e di Morrisey, più volte citati nel romanzo, con frasi, versi e situazioni che appartengono decisamente alle canzoni del gruppo e dello scrittore. Alto e basso, tragedia e farsa, masturbazione e amore platonico, poesia, arte, musica cantatutorale e da discoteca si mescolano  nell'opera di uno dei pochi maestri della letteratura postmoderna italiana, producendo un piccolo capolavoro tristemente meno noto rispetto a ponderosi libri provenienti da altri lidi e di certo di minor valore.

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