Vivaddio che ci sono gli studenti
Negli ultimi due anni gli studenti italiani (definizione talmente generica da essere quasi imbarazzante - di che età e sesso stiamo parlando? Studenti del centro o delle periferie? Del nord, del centro o del sud Italia? Cittadini italiani, neocittadini o in attesa di cittadinanza? Con o senza problemi di disabilità o con disturbi dell'apprendimento?) hanno protestato, manifestato e occupato le loro scuole varie volte. Hanno manifestato per tanti motivi, alcuni che condivido, altri meno, altri proprio per niente: per una DAD organizzata per bene, per tornare in presenza a scuola, per delle scuole sicure, per essere vaccinati, contro il razzismo, contro le discriminazioni di genere, contro il ripristino delle prove scritte all'esame di stato, contro il dress code a scuola, contro un PCTO talvolta privo di valore educativo o formativo, per condizioni sicure durante gli stage. Quando i ragazzi protestano hanno sempre ragione? No. Eppure i nostri ragazzi argomentano le loro ragioni,...