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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Vivaddio che ci sono gli studenti

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Negli ultimi due anni gli studenti italiani (definizione talmente generica da essere quasi imbarazzante - di che età e sesso stiamo parlando? Studenti del centro o delle periferie? Del nord, del centro o del sud Italia? Cittadini italiani, neocittadini o in attesa di cittadinanza? Con o senza problemi di disabilità o con disturbi dell'apprendimento?) hanno protestato, manifestato e occupato le loro scuole varie volte. Hanno manifestato per tanti motivi, alcuni che condivido, altri meno, altri proprio per niente: per una DAD organizzata per bene, per tornare in presenza a scuola, per delle scuole sicure, per essere vaccinati, contro il razzismo, contro le discriminazioni di genere, contro il ripristino delle prove scritte all'esame di stato, contro il dress code a scuola, contro un PCTO talvolta privo di valore educativo o formativo, per condizioni sicure durante gli stage. Quando i ragazzi protestano hanno sempre ragione? No. Eppure i nostri ragazzi argomentano le loro ragioni,...

Strappare lungo i bordi, Zerocalcare

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Strappare lungo i bordi di Zerocalcare è una splendida serie animata messa in onda su Netflix a partire dalla fine del 2021. La serie riprende la trama del volume d'esordio del fumettista di Rebibbia, La profezia dell'armadillo, pubblicato nel 2011. Attraverso uno sviluppo orizzontale e un intreccio che, con continui salti temporali e flashback, alterna il presente e il passato del fumettista, scopriamo il motivo del viaggio che sta conducendo Zero da Roma a Biella: presentarsi al funerale dell'amica Alice, un amore mai nato per colpa della paura di vivere del protagonista. Attraverso i suoi flashback Zerocalcare affronta il disagio della periferia, la sensazione di vivere una vita inespressa, l'incapacità di immaginare degli obiettivi per una esistenza in cui ci si sente scaraventati, la paura di esporsi e di rischiare. Complemento del protagonista sono i suoi amici, Secco, apparentemente imperturbabile e vacuo, in realtà più attento ai dettagli che lo circondano dello...

Langone, le prove scritte, la demenza digitale

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  Scrive oggi Langone su Il Foglio  allo scopo di difendere le prove scritte dell'esame di Stato. […] la scrittura è un antidoto al veleno digitale. Una piccolissima dose, visto che se non sbaglio stiamo parlando di pochi fogli e una biro, non di interi codici miniati e penne d’oca, eppure meglio di niente. “Il digitale ora si sta mangiando fette del mondo fisico” dice il neuroscienziato Vittorio Gallese. Felice la scelta del verbo: mangiare. Sinonimo di divorare, sbranare, consumare… Gli schermini a cui stiamo incollati tutto il non più santo giorno sono i principali indiziati del calo del QI registrato guarda caso nei paesi tecnologicamente avanzati, guarda caso dal 2000 in avanti, prima dal francese Christophe Clavé e poi dal tedesco Manfred Spizter, neuropsichiatra anch’egli e autore di “Demenza digitale”. Si pensa che il rimbecillimento collettivo derivi, almeno in parte, dall’impoverimento lessicale e dalla semplificazione appunto della scrittura: “La scomparsa delle let...

Alla mia domina

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Ci sono poeti avvinti Nei tuoi capelli Ci sono poeti che muoiono Per il tuo saluto Ci sono poeti perduti Nel ricordo Della tua giovinezza Ma tu non sei quella donna Il tuo seme nascosto Celato al mondo A me l'hai donato: Ché lo custodissi Nel tuo segreto Struggimento? L'ansia e la noia T'oscurano la vista Ne mortificano la Grazia E più non conosci La tua bellezza sopita Che dorme, ma non è sparita Il sole che brilla Nell'occhio socchiuso E io lo conservo Come un bene prezioso Tesoro e castello E cavaliere inesistente Ci sono poeti Che hanno sceso gradini Per amori ciechi Ma tu scali il pendio Ed io Sarò quell'ombra Che ti sorreggerà Ovunque Fino alla cima

Fallacie: I 59 inganni della logica piu’ importanti con semplici descrizioni ed esempi, Steve Allen

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  Fallacie: I 59 inganni della logica piu’ importanti con semplici descrizioni ed esempi, di Steve Allen è un libretto contraddittorio e che lascia con l'amaro in bocca. L'autore con questo testo si ripromette di fornire al lettore digiuno di logica dei facili strumenti per addentrarsi in uno degli aspetti più utili della logica informale: le fallacie logiche. Suddivise per categorie, il testo spiega e analizza le 59 fallacie logiche più conosciute e diffuse, corredando definizioni e spiegazioni con un discreto numero di esempi. E qui vengono a galla i problemi: definizioni, spiegazioni ed esempi sono accompagnati e spesso complicati da numerosi errori e imprecisioni nella traduzione, tanto da rendere in realtà a volte difficoltosa la comprensione di ciò che l'autore vuole affermare se non si conosce almeno un minimo l'argomento. Insomma, un libro per neofiti è inaccessibile ai neofiti, mentre per poterlo apprezzare occorre essere in grado di cogliere, comprendere e rei...

Cesare Beccaria sulla pena di morte

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 Nel suo Dei delitti e delle pene (1771) Cesare Beccaria tratta in maniera analitica e argomentata il tema dell'utilità e della proporzione della pena e degli strumenti inquisitori. Nel capitolo XXVIII in particolare l'autore analizza l'uso della pena di morte, sostanzialmente confutandone l'utilità. Secondo Beccaria nessuno stato ha diritto di usare la pena di morte perché questo diritto non esiste. Secondo la mentalità liberale e contrattualista a cui Beccaria fa riferimento infatti la società si sviluppa sulla base di minime concessioni della propria libertà da parte dei singoli individui, e la somma di queste concessioni costituisce la volontà collettiva; stando a questo assunto, è impossibile che qualsiasi cittadino conceda alla società qualcosa che è tutt'altro che una minima concessione, ovvero il bene massimo, cioè la propria libertà. Inoltre, se è una posizione condivisa che nessuno che appartenga ad una società possa disporre del proprio corpo fino a darsi...