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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Valutazione del docente, anno scolastico 2020 - 2021

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Valutazione del docente 2020 2021 from Sebastiano Valentino Cuffari

Della superficialità

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Leggendo vari commiati per la morte di Battiato mi è venuta in mente una cosa: forse pochi hanno compreso questo cantautore? O meglio, quanto una parte dell'opera di Battiato è stata fraintesa? Prima però una premessa: io non amo Battiato e la sua musica. Non è proprio vero: non amo la ricezione della musica di Battiato; e odio la sua voce, ecco, l'ho detta; ma forse odio la seconda perché la associo alla prima. A dirla tutta non sono neanche un profondo conoscitore delle sue opere, conosco quelle più famose, quelle per cui mi sono fatto l'idea che l'appellativo più sbagliato per Battiato fosse quello di maestro. Io Battiato invece lo associo ai Righeira, agli anni Ottanta, allo sperimentalismo pop e ad un'idea tutta postmoderna di arte (opposta alla vulgata su Battiato, quella del maestro profondo e spirituale); in Battiato non sento l'arte che cerca la profondità, ma l'arte che si fa portavoce della labirintica estensione della superficie.  Battiato, come ...

La pista di ghiaccio, Roberto Bolaño

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La pista di ghiaccio di Roberto Bolaño racconta la storia di un omicidio attraverso i punti di vista di tre diversi personaggi: il cileno Remo Moràn, proprietario di un bar, di diversi hotel, di un negozio di bigiotteria e di un camping in Spagna, nella città di Z; Gaspar Heredia, poeta, clandestino messicano, amico di Moràn e a cui Moràn ha trovato lavoro presso il camping come custode notturno; il funzionario spagnolo Enric Rosquelles, direttore dei servizi sociali di Z, collaboratore fidato della sindaca, la socialista Pilar. Motore della vicenda è un altro personaggio femminile, la pattinatrice olimpionica Nuria, di cui sia Moràn che Rosquelles si innamorano; Nuria rimane fuori dalla squadra di pattinaggio nazionale, ufficialmente per la sua età: Rosquelles, arriva a realizzare in segreto per lei una pistta di pattinaggio presso una villa dismessa nei dintorni di Z. È attorno alla villa che ruoterà la vicenda, intrecciando le storie dei tre protagonisti e quelle di due mendican...

Ancora su Propaganda Live

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L'ultima su Propaganda Live e la questione di genere: ho trovato alcuni interventi fra i più critici francamente immeritati, o meglio, eccessivi: nel senso che partendo da una giusta rivendicazione hanno accusato Propaganda di altro, senza riconoscerle alcun merito (sorry, ma ogni riferimento a Lipperini e alla sua critica sulla "postura" degli autori è puramente voluto). Detto questo, come alcuni mi hanno fatto garbatamente notare con argomentazioni ed esempi, mi pare vero, con il senno di poi e senza la foga della polemica ai suoi inizi, che nella trasmissione (e più in generale nella televisione italiana) la questione di genere si ponga: continuo a pensare che la questione di genere non si risolva con il pallottoliere, ma è pur vero che se non si parte dal pallottoliere non si parte proprio a discutere della rappresentanza in TV. Inoltre, è pur vero che qualcuno degli autori del programma ha a più riprese dato mostra di malcelato sessismo: capita, non deve capitare ma ...

Due parole su Propaganda live, o dell'arte, a sinistra, di farsi del male da soli

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Questa settimana il programma TV Propaganda live, normalmente noto per essere luogo di commento dichiaratamente di sinistra dei fatti della settimana, è diventato esso stesso notizia. Anzzi due. La prima, il caso del musicista Roberto Angelini, parte del cast del programma, che, giudicato colpevole di aver fatto lavorare in nero una donna nel suo ristorante come rider, dovrà pagare 15.000 di multa. L'altra notizia è il clamoroso diniego della giornalista Rula Jebreal alla partecipazione programmata al programma, accusato di avere un parterre composto da soli uomini e quindi di discriminazione di genere. Terrei separate le due cose: Angelini ha sbagliato, non c'è dubbio, ed è ancora peggiorr aver cercato di fare passare la vittima per carnefice sui sociali accusandola di "pazzia" e ingratitudine. Detto questo, scusate, ma se Angelini altrove commette un illecito, è colpa o responsabilità delli staff di Propaganda? Che c'entra accusare gli autori di una ...

The West Wing, Aaron Sorkin

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Fra i pregi della piattaforna on demand Prime Video c'è quello di proporre al grande pubblico italiano serie tv che inspiegabilmente sono passate in sordina tra i nostri canali televisivi. Una di queste è la stupenda serie diretta da Aaron Sorkin The West Wing. Occorre subito precisare che in realtà Sorkin ha diretto e sceneggiato la serie fino alla quarta stagione, e che quindi le ultime tre stagioni sono passate sotto la direzione di ben altre mani. Si tratta di una serie corale: protagonista è lo staff del presidente degli Stati Uniti Josiah Bartlet, ovviamente inventato, del partito democratico. Il presidente, premio nobel per l'economia e laureato anche in teologia,  guida il paese con un largo consenso, pur avendo il congresso contro perché a maggioranza repubblicana. Tra lo staff del presidente emergono le figure di Josh Lyman, Leo McGarry, Toby Ziegler, C.J. Cregg, Sam Seaborn, ciascuno portatore di una certa visione dell'America, pur essendo t...

E ci tocca di nuovo parlare di politcamente corretto

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Il problema del monologo di Pio e Amedeo , due comici a me del tutto ignoti, discorso tenuto in prima serata su Canale5, e il politicamente corretto: ecco, dicevo, il problema non sta nel fatto che Pio e Amedeo rischiassero o no la censura per quel loro discorso, o la meritassero. No, non la rischiavano la censura né la meritavano; il problema di quel discorso sta nel fatto che i due comici hanno proprio torto nel merito. Tanto per capirci, in quel monologo gli autori si fondano sul detto "sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu", che, da un punto di vista comuncativo, è una cretinata, perché chiunque si occupa di comunicazione sa e gioca sul fatto che fra mittente e destinatario non è mai possibile la piena comunanza tra significante e significato, e proprio per questo occorre essere particolarmente precisi nell'uso della lingua, a meno che, ovviamente, non si voglia essere volutamente ambigui. Il discorso di Pio e Amedeo è quindi proprio tecni...