Ancora su Propaganda Live


L'ultima su Propaganda Live e la questione di genere: ho trovato alcuni interventi fra i più critici francamente immeritati, o meglio, eccessivi: nel senso che partendo da una giusta rivendicazione hanno accusato Propaganda di altro, senza riconoscerle alcun merito (sorry, ma ogni riferimento a Lipperini e alla sua critica sulla "postura" degli autori è puramente voluto).

Detto questo, come alcuni mi hanno fatto garbatamente notare con argomentazioni ed esempi, mi pare vero, con il senno di poi e senza la foga della polemica ai suoi inizi, che nella trasmissione (e più in generale nella televisione italiana) la questione di genere si ponga: continuo a pensare che la questione di genere non si risolva con il pallottoliere, ma è pur vero che se non si parte dal pallottoliere non si parte proprio a discutere della rappresentanza in TV.

Inoltre, è pur vero che qualcuno degli autori del programma ha a più riprese dato mostra di malcelato sessismo: capita, non deve capitare ma capita, soprattutto se sei cresciuto in quella cultura lì.

Propaganda cambierà? Secondo me non subito, sarebbe un'ammissione di colpa. Si prenderanno il tempo per far dimenticare il polverone e metabolizzare le critiche. Ma Bianchi e soci mi sembrano persone intelligenti e, nei limiti dell'umano, disponibili ad accettare le critiche una volta che le si è metabolizzate.

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