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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

Sintesi bozza del decreto di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento | Orizzonte Scuola

Sintesi bozza del decreto di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento | Orizzonte Scuola

Isabel, no all'accompagnamento Per la legge è «troppo invalida» - Corriere del Mezzogiorno

Isabel, no all'accompagnamento Per la legge è «troppo invalida» - Corriere del Mezzogiorno

José Saramago, Caino

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« Il Maestro è uno degli ultimi titani di un genere letterario in via di estinzione » (Harold Bloom su Saramago, Il genio, BUR, 2003) José Saramago Nobel per la letteratura 1998 José de Sousa Saramago – pron. ʒuˈzɛ saɾaˈmaɡu – (Azinhaga, 16 novembre 1922 – Tías, 18 giugno 2010) è stato uno scrittore, poeta e critico letterario portoghese, premio Nobel per la letteratura nel 1998. Fonte: wikipedia Con Caino Saramago produce, in un romanzo coinvolgente e appassionante, una compiuta analisi di una delle questioni essenziali nell'ottica religiosa, nel senso più vero del termine, ovvero nell'ottica di chi giunge a credere o a non credere in maniera consapevole. La questione del dolore, della sofferenza, persino del castigo degli innocenti è il fulcro del racconto, un viaggio attraverso motivi e luoghi biblici, compiuto da e nel punto di vista del figlio reietto, di quel Caino, marchiato per sempre per l'omicidio del fratello, e ad un tempo protetto da Dio,affinché nessuno...

Giovanni Pascoli, I due fanciulli

Era il tramonto: ai garruli trastulli erano intenti, nella pace d'oro dell'ombroso viale, i due fanciulli. Nel gioco, serio al pari d'un lavoro, corsero a un tratto, con stupor de' tigli, tra lor parole grandi più di loro. A sé videro nuovi occhi, cipigli non più veduti, e l'uno e l'altro, esangue, ne' tenui diti si trovò gli artigli, e in cuore un'acre bramosia di sangue, e lo videro fuori, essi, i fratelli, l'uno dell'altro per il volto, il sangue! Ma tu, pallida (oh! i tuoi cari capelli strappati e pésti!), o madre pia, venivi su loro, e li staccavi, i lioncelli, ed «A letto» intimasti «ora, cattivi!» A letto, il buio li fasciò, gremito d'ombre più dense; vaghe ombre, che pare che d'ogni angolo al labbro alzino il dito. Via via fece più grosse onde e più rare il lor singhiozzo, per non so che nero che nel silenzio si sentia passare. L'uno si volse, e l'altro ancor, leggero: nel buio udì l'un cuore, non lontano il calpestìo ...

Eugenio Montale, Non chiederci la parola

Non Chiederci La Parola Non chiederci la parola che squadri da ogni lato l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco lo dichiari e risplenda come un croco perduto in mezzo a un polveroso prato. Ah l'uomo che se ne va sicuro, agli altri ed a se stesso amico, e l'ombra sua non cura che la canicola stampa sopra uno scalcinato muro! Non domandarci la formula che mondi possa aprirti, sì qualche storta sillaba e secca come un ramo. Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Il giorno di ordinaria incompetenza del ministro Gelmini

Come riportato già anche nel blog precedente, linkando l'articolo comparso oggi su Il fatto quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/20/tagli-alla-scuola-e-la-gelmini-non-ne-sa-nulla/105708/ ieri sera Ballarò ha per l'ennesima volta messo in luce la costante di questo governo, ovvero l'incompetenza. Già è imbarazzante sapere che il proprio presidente del consiglio non conosce il piano economico che ha approvato in consiglio dei ministri. Ma ancora di più diviene imbarazzante osservare il ministro dell'istruzione e della ricerca mentre scopre i tagli programmati per il prossimo triennio per quanto riguarda il suo ministero. http://www.governo.it/backoffice/allegati/63229-6735.pdf Ops, la voce ufficiale nella tabella di pagina 61 del file PDF allegato parla di minori spese. Certo, magari andrebbe specificato che il 95% delle voci spese del ministero dell'istruzione è dato dagli stipendi dei docenti e del personale ATA, quindi ricavare 13 e rotti mili...
Tagli alla scuola e la Gelmini non ne sa nulla | Gisella Ruccia | Il Fatto Quotidiano

E se Asor Rosa avesse ragione?

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E se Asor Rosa avesse ragione? A cosa mi riferisco? Ovviamente al recente articolo in cui il celebre professore, facendo riferimento alla situazione politica italiana, ha rilasciato dei commenti piuttosto forti, esprimendo idee che, secondo taluni, lasciano intendere un appoggio dell'intellettuale ad un eventuale golpe per abbattere il governo Berlusconi. Riporto l'articolo e la fonte Non c'è più tempo Capisco sempre meno quel che accade nel nostro paese. La domanda è: a che punto è la dissoluzione del sistema democratico in Italia? La risposta è decisiva anche per lo svolgimento successivo del discorso. Riformulo più circostanziatamente la domanda: quel che sta accadendo è frutto di una lotta politica «normale», nel rispetto sostanziale delle regole, anche se con qualche effetto perverso, e tale dunque da poter dare luogo, nel momento a ciò delegato, ad un mutamento della maggioranza parlamentare e dunque del governo? Oppure si tratta di una crisi strutturale del siste...

Un giorno di ordinarie proteste a Catania

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Giungo a Piazza Università che sono le 9:45, in tempo per la mia lezione. Folla. Più del solito. Svoltato l'angolo, la sorpresa: un materasso ad aria gonfio sotto un balcone del municipio, folla per strada ferma a fissare, tra il divertito, il sarcastico e lo scettico. Chiedo ad uno dei vigili del fuoco cosa accada, lui si volta prontamente dall'altro lato. Intanto si sente protestare qualcuno, per le spese eccessive che il comune sostiene mobilitando già da due giorni i vigili del fuoco per quella protesta. Cerco informazioni sull'accaduto: scopro che gli operai della Multiservizi, già sottopagati, con salari sotto la soglia della sopravvivenza, protestano contro l'acquisizione della loro azienda da parte della Dussmann. Al centro del contenzioso i tagli sui costi per le pulizie delle scuole di Catania, con relativi licenziamenti e stipendi decurtati dei dipendenti Scene di ordinaria precarietà a Catania, ciascuno si smarca dalle assunzioni di responsabilità, ciascuno ...

In memoria di Vittorio Arrigoni

Come detto da molti, si possono o no condividere le sue opinioni, ma rimane il fatto che Vittorio Arrigoni, morto a Gaza il 14 Aprile di un 2011 che entrerà nella storia, sia morto, malgrado lo sfregio del suo corpo, mostrando fino all'ultimo cosa volesse dire la frase che a quanto si dice amava ripetere, restiamo umani. Starà ad altri capire perché sia morto, se a causa dell'estremismo religioso o per motivazioni più prettamente politiche, ma resta il fatto che oggi, nel mondo, i cooperanti assolvono il compito che i governi evitano, ovvero il curarsi del bene della gente.

Rubare alla vita almeno un racconto

Sono giorni di magra qui in Italia; la disoccupazione giovanile è a livelli mai visti nel dopoguerra, e, cosa peggiore, nel trovare occupazione conta sempre di meno la propria qualifica, il poter mettere in campo delle competenze. In pratica in Italia essere laureato serve a poco e niente, a meno che non si accettino compromessi inaccettabili altrove, come lavorare per anni senza una retribuzione. Se no, il destino comune di molti laureati (si parla, per dare delle cifre, del 70% dei laureati in materie umanistiche) è quello di trovare un lavoro sottoqualificato. Ciò che non viene messo in conto è che, se questi lavori vengono presi dai laureati, a farne le spese sono i giovani e non che, non possedendo qualifiche, vedono assottigliarsi ulteriormente la possibilità di entrare nel mercato del lavoro. Ma c'è da chiedersi perché questo paese ha tanta paura della cultura, delle competenze, ed a maggior ragione della cultura umanistica. Perché l'Italia, la patria della filologia, la...

José Saramago, Caino

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Ed eccomi a leggere un testo controverso, di un autore che conosco solo di fama, ma di cui ancora non ho letto alcun libro. José Saramago ed il suo Caino. Questo libro non ha mancato di suscitare controversie e critiche, oltre che folle di lettori osannanti quest'opera. Vi farò sapere la mia impressione.

Lo scempio è stato compiuto

E alla fine Berlusconi ha vinto, ha avuto la sua impunità; la camera, l'unico ramo del Parlamento in cui Berlusconi poteva rischiare qualcosa, ha approvato il processo breve e la prescrizione breve per gli incensurati. Ora la norma tornerà al senato per essere definitivamente approvata. Cosa cambia? Cambia che, qualsiasi sia la cifra reale, dei processi andranno in prescrizione più facilmente, cioè qualcuno passerà ingiudicato. Secondo Alfano, il ministro della giustizia, sarà solo il 2% dei processi; secondo l'opposizione molti di più, almeno 15.000 solo in questa annata. Di fatto rischiano vari processi clamorosi, così come quelli che coinvolgono la povera gente comune. Fra i tanti processi ad essere coinvolti, quelli di Berlusconi. Era il caso di approvare questa norma? E il Quirianale cosa farà? E questa norma è costituzionale? Perché in qualsiasi modo si giudichi la buonafede dei parlamentari, c'è da dire che la norma, distinguendo la velocità dei processi per gli in...

Daniel Pennac, Diario di scuola - un'occasione mancata?

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Diario di scuola di Daniel Pennac è un'occasione mancata da questo autore? Può darsi, ma rimane comunque un bel libro da leggere, consigliato. Partendo dai suoi ricordi di scolaro, Pennac ripercorre la sua vita a scuola, prima da studente pluriripetente, svogliato e somaro, come egli stesso si definisce, fino alla sua carriera da docente, tra i suoi successi e i suoi fallimenti, non senza digressioni e ampi excursus riflessivi. Diario di scuola è un testo scorrevole, di piacevole lettura, che parte da un'idea interessante e non abusata, vedere la scuola dal punto di vista di chi non ce la fa, e vedere perché lo studente medio, quello privo di doti spiccate e che in genere fa penare i suoi docenti, fa fatica nell'apprendimento, quali sono le sue colpe, quelle della famiglia, quelle della società e quelle, infine, della scuola stessa. Il viaggio attraversa le generazioni che si sono succedute tra i banchi della scuola pubblica francese dagli anni cinquanta dello scorso sec...

Quando le coincidenze costituiscono una prova

Non parlo del caso Ruby, o di uno dei tanti scandali giudiziari che coinvolgono Mr. B.. No, mi riferisco a qualcosa di ben più inquietante, qualcosa che in sordina sta serpeggiando fra le aule della politica e non solo, giù giù attraverso una società civile passiva e ignara, che non coglie, o, come è abitudine degli italiani, non vuole cogliere. Stiamo ai fatti: in pochi giorni apprendiamo che il manifesto dei cosiddetti responsabili riprende pari pari passi del manifesto fascista. Contemporaneamente viene depositata la richiesta per l'abolizione del reato di apologia del fascismo e il reato di costituzione di partito fascista. Contemporaneamente in Parlamento viene depositata la richiesta pet istituire commissioni parlamentari d'inchiesta sui libri di testo di storia, rei di celebrare in maniera troppo evidente valori e personaggi legati alla resistenza, al Risorgimento e alla democrazia in Italia. Ci attende la censura? Del resto già la si propone verso gli insegnanti, i gio...

Questi stanno al governo...

"Per limitare l'afflusso degli africani, quasi tutti giovani e baldi maschi, serve il deterrente psicologico. Basterebbe diramare il seguente comunicato: 'al fine di prevenire squilibri demografici e prevedibili reati sessuali, le Autorita' italiane, nei luoghi degli sbarchi, hanno allestito presidi sanitari, per l'immediata castrazione chimica dei migranti'. Certo che non lo faremo, tuttavia non sarebbe male agitare lo spauracchio della Penisola come regione degli Evirati Arabi''. Giancarlo Lehner, Pdl/Responsabili (via Civati)

Sorriso di perla

Sorriso di perla, che odia le perle e ovunque fugge tra le correnti del fiume. Le mani sorreggono Un volto, iridi asperse Di acqua nostra, del mare nostro. Pilastri che smorzano le tue paure? Altre mani ti stringono ancora Non le mie. Il naufragare mi è vano Nel tuo mare.