Quando le coincidenze costituiscono una prova

Non parlo del caso Ruby, o di uno dei tanti scandali giudiziari che coinvolgono Mr. B.. No, mi riferisco a qualcosa di ben più inquietante, qualcosa che in sordina sta serpeggiando fra le aule della politica e non solo, giù giù attraverso una società civile passiva e ignara, che non coglie, o, come è abitudine degli italiani, non vuole cogliere.
Stiamo ai fatti: in pochi giorni apprendiamo che il manifesto dei cosiddetti responsabili riprende pari pari passi del manifesto fascista. Contemporaneamente viene depositata la richiesta per l'abolizione del reato di apologia del fascismo e il reato di costituzione di partito fascista. Contemporaneamente in Parlamento viene depositata la richiesta pet istituire commissioni parlamentari d'inchiesta sui libri di testo di storia, rei di celebrare in maniera troppo evidente valori e personaggi legati alla resistenza, al Risorgimento e alla democrazia in Italia. Ci attende la censura? Del resto già la si propone verso gli insegnanti, i giornalisti, i magistrati...
Intanto un sottosegretario leghista dice che, almeno per ora, non si può sparare sui clandestini (ed è il per ora che inquieta, li raduniamo insieme per sprecare meno pallottole, o preferiamo il gas?), e due ministri e il primo ministro minacciano di allontanare il destino dell'Italia da quello della UE. A questo punto a breve ci si attende la marcia sul Quirinale e la dichiarazione di autarchia...

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