La sindrome del novantesimo grado
Che l'Italia sia un paese strano lo sappiamo, non c'è bisogno di spiegarlo per l'ennesima volta. Ci sono tutta una serie di usi e costumi che ci contraddistinguono, in fondo sono parte di noi, senza di essi non sapremmo vivere. Una di queste nostre abitudini io la chiamerei la sindrome del novantesimo grado. In pratica l'Italiano, abutiato da millenni di dominazioni, è del tutto inadatto ad immaginare un sistema democratico in cui si parli, si discuta, anche animatamente, e poi si decida a maggioranza. Sistemi in cui si rispettino i diritti delle minoranze, in cui si preservi la divisione dei poteri e la diversificazione delle funzioni. No, noi non ce la facciamo: noi abbiamo bisogno di qualcuno che comandi per noi. A noi basta ubbidire. E come scegliamo il nostro sovrano? Nel secondo secolo d. C. i Romani immaginarono un sistema che prevedeva la scelta dell'imperatore attraverso un criterio rigorosamente meritocratico, questi doveva essere il migliore possibi...