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Visualizzazione dei post da giugno, 2022

La prima prova dell'Esame di Stato del 2022 è da bocciare?

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Ormai svolta la prima prova dell'Esame di Stato 2022, non ci resta che giudicarne il valore. La prova prevedeva, per gli alunni del quinto anno delle scuole superioriori, la possibilità di scegliere fra sette tracce: le prime due sotto la forma di analisi e interpretazione di testi appartenenti alla tradizione letteraria italiana; tre tracce di analisi e produzione di testi argomentativi; due tracce di produzione di testi espositivi-argomentativi. Prima osservazione: è uscita di scena definitivamente la traccia atta a dimostrare le conoscenze storiche. Le tracce   Guardando le tracce, anche solo ad una prima occhiata, sono evidenti dei problemi. Le prime due tracce, quelle di analisi del testo, riguardano opere e autori ottocenteschi, per quanto fondamentali, ovvero Pascoli e Verga. Qui occorre chiarire una questione: l'alunno dovrebbe essere in grado, in quinta superiore, di analizzare qualsiasi tipo di testo, dal menù del ristorante ad un saggio scientifico di media difficolt...

Una riflessione su "La notte della scuola" di Roberto Maragliano

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Leggendo l'articolo La notte della scuola , pubblicato su Doppiozero, mi  sono venute in mente alcune riflessioni, frutto anche della condivisione e della discussione con alcuni colleghi. Mi sembra che Maragliano parta da alcuni punti fondamentali: la scuola post covid e immersa nella guerra è costretta a prendere atto di alcune considerazioni che, a dire la verità, appartengono alla riflessione filosofica e culturale già da almeno un cinquantennio. È  da notare che questa consapevolezza, parallelamente, secondo Maragliano dovrebbe sempre di più appartenere anche all'opinione pubblica. Maragliano cita ad uopo le considerazioni di Esposito su EditorialeDomani : il filosofo sostiene che, con lo scoppio della guerra, siamo entrati in una nuova fase per l'Occidente (e del resto è stato facile per tutti osservare in questi mesi come le previsioni di Fukuyama sulla cosiddetta fine della storia siano miseramente cadute); facendo la parafrasi di quanto sostenuto da Esposito, ed agg...

L'assessora Donazzan

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credit: elenadonazzan.it L'assessora Donazzan è quella della settimana dello sport, che, come lei stessa ha dichiarato, serve a sospendere la didattica nelle scuole per fare un favore agli albergatori delle Dolomiti invogliando le famiglie a sfruttare quei giorni per la classica settimana bianca; l'assessora Donazzan è quella dei libri della casa editrice di CasaPound distribuiti nelle scuole; l'assessora Donazzan è quella delle ricostruzioni astoriche sulle foibe imposte alle scuole del Veneto per circolare; l'assessora Donazzan è quella che si vanta del suo passato e presente fascista; l'assessora Donazzan è quella della battaglia per lingua veneta come lingua di una minoranza da proteggere, resa obbligatoria come seconda lingua per chi lavora nel settore pubblico nel Veneto, in modo di impedire l'afflusso di insegnanti e funzionari da altre regioni d'Italia; l'assessora Donazzan è quella che legittima e legalizza bullismo e transfobia nei confronti de...

La profezia dell'armadillo, Zerocalcare

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 Si chiama "profezia dell'armadillo" qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen.» (La profezia dell'armadillo) La profezia dell'armadillo è un libro a fumetti del fumettista Zerocalcare pubblicato in prima edizione nel 2011. L'opera in bianco e nero rievoca un lutto molto significativo per l'autore, la morte dell'amica e amore adolescenziale Camille: attraverso continue prolessi e analessi viaggiamo attraverso il tempo, rievocando l'epoca in cui Zero e Camille si sono frequentati senza che mai il loro amore possa sbocciare davvero, fino ad arrivare al presente, alla notizia della morte della ragazza e alle delusioni della vita adulta del ragazzo. Accanto al protagonista ruotano altri personaggi, anche loro in bilico tra l'adolescenza e la maturità, Secco, Greta, e poi gli animali antropomo...

Musk è un imprenditore del XIX secolo

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 Elon Musk: da alcuni venerato, da altri temuto. Più probabilmente frainteso. L'ultima uscita di Musk contro lo smartworking  è solo l'ennesima conferma rispetto a quanto serpeggia nella mente di molti. “Chiunque desideri lavorare da remoto, deve essere in ufficio per un minimo (e intendo *minimo*) di 40 ore a settimana o lasciare Tesla”," Infatti negli ultimi anni Musk se ne è uscito sempre più frequentemente con posizioni che ne hanno radicalmente mutato il profilo pubblico. Se per anni Musk è apparso quale l'innovatore tecnico che realmente è, a questa immagine è stata, probabilmente a sproposito, associata l'idea del Musk progressista. La realtà dei fatti pare invece dire altro. È infatti di pochi giorni fa l'attacco alla celebrazione del mese dell'orgoglio LGBTQ ,  che segue l'attacco a Netflix per i suoi contenuti, giudicati eccessivamente di sinistra (con un termine che nel vocabolario dell'estrema destra americana risulta particolarlmente ...