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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

La generazione del COVID, il diploma, la vita

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Un po' di cose che non sono state dette sui diplomati di quest'anno. Si sta diplomando la generazione del COVID, nel senso che si stanno diplomando i ragazzi che erano in prima superiore allo scoppio della pandemia; dal fatto che nessuno lo abbia notato osserviamo il processo di rimozione collettiva di un'esperienza che, però, ha caratterizzato la vita scolastica di questi ragazzi. Nessun'altra generazione di studenti ha sperimentato tanto come questa, nessun'altra generazione di studenti ha pagato o ha goduto sulla propria pelle la preparazione dei propri insegnanti, nessun'altra generazione come questa ha sperimentato quanto la scuola sia o non sia luogo di empatia e di attenzione al benessere dell'individuo, e quanto spesso lo sia MALGRADO gli adulti. Questi ragazzi hanno vissuto l'arretratezza tecnologica sistemica, a cui si è cercato di porre rimedio, ma anche la voglia di innovazione; hanno osservato un dibattito tra tra coloro che vole...

Norvegian Wood, Haruki Murakami

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Norvegian Wood, pubblicato in Italia come Tokyo Blues, è un romanzo di Haruki Murakami pubblicato nel 1987 e basato su un racconto breve di 5 anni prima. Murakami ebbe a definire questo romanzo come uno dei suoi più personali: in un lungo flashback il protagonista, Watanabe, ripercorre i suoi anni universitari a cavallo delle agitazioni del '68, caratterizzati dalla morte dell'amico fraterno Kizuki e dall'amore del protagonista e di quella che precedentemente era stata la fidanzata dell'amico, Naoko. Watanabe è dolce ma inconcludente, mentre Naoko a poco a poco sprofonda nella follia, incapace di dimenticare l'amato Kizuki. Watanabe le giura di aspettarla nel suo percorso in clinica psichiatrica, ma conosce nel frattempo Midori, vitale e spregiudicata, e la assiste negli ultimi giorni di vita del padre e nel rifarsi una vita. Midori e Watanabe finiscono per innamorarsi, mentre Naoko, ormai perduta, so suicida liberandosi del carico dei ricordi. Norvegian...

Anche quest'anno, la prima prova dell'Esame di Stato

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Anche quest'anno è arrivato l'Esame di Stato con le sue tracce, e anche quest'anno i soliti problemi.  Per onestà andrà subito detto che quest'anno è andata meno peggio del solito. Le tracce, ancorché banali, erano alla portata degli studenti. Se si guardano i due testi proposti per la tipologia A, ovvero Pellegrinaggio, di Ungaretti e il brano tratto da Quaderni di Serafino Gubbio operatore, di Pirandello, è evidente la scelta di autori e testi noti per gli studenti sui quali esercitare la propria competenza di analisi del testo. A molti critici dell'Esame continua infatti a non essere chiaro questo passaggio: la tipologia A non deve dimostrare la conoscenza di questa o quella opera, di questo o quel testo, ma la competenza di analisi, e per questo in realtà fino a prima del Covid era abbastanza in uso l'alternanza di autori noti e meno noti, o della prima e della seconda metà del XX secolo, pratica persa negli ultimi anni in favore di scelte più rassicuranti ...