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Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Il penoso dialogo sulla scuola tra Canfora, Mastrocola e Ricolfi

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Penoso, penoso e penoso il " dialogo " pubblicato su Repubblica tra Canfora, Mastrocola e Ricolfi. Tema? Il declino della scuola e il bisogno di salvarla. Argomentazioni: aneddotica, comparazioni insiemistiche tra sistemi incomparabili, nozionismo, fallacie logiche e presunzione. Esempi? Ricolfi: "Quarant’anni fa arrivava al diploma un ragazzo con licenza elementare su quattro. Oggi solo un ragazzo con licenza media su sei si laurea. L’Italia è uno dei paesi dell’Occidente che ha il numero di laureati più basso". (Per i non addetti ai lavori, questa è una comparazione indebita tra sistemi incomparabili, quello dei diplomati e quello dei laureati, come se comparassi mele e arance solo perché sempre di frutta si tratta) Mastrocola: (si parla di alternanza scuola lavoro, tra l'altro in riferimento alla morte del ragazzo di Udine che NON era in alternanza scuola-lavoro) "l danno però risale a mio avviso a qualche tempo prima, tra il 1999 e il 2000, al Piano del...

Il problema della discussione sulla pandemia è in primo luogo un problema di metodo

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 Analizzando questi anni di narrazione e discorso sulla pandemia, mi sembra sempre più di poter trarre alcune conclusioni, spesso, lo ammetto, sconfortanti. La prima, la più importante, in prospettiva, è che la discussione sulla pandemia è in primo luogo caratterizzata da un problema di metodo. Difatti sui media, nell'azione politica, nelle discussioni da bar e da salotto televisivo la discussione sul Covid ha evidenziato la radicale tendenza della classe dirigente e della popolazione che l'ha espressa a ragionare in termini deduttivi o autoritari. Per accorgersi di questo dato occorre fare degli esempi e delle analisi.  Possiamo per esempio notare che più volte si è cercato di piegare la realtà a teorie prive di supporto nei dati o che limitavano la complessità della situazione. Diceva Paolini nel suo spettacolo ITIS Galileo, per descrivere l'atteggiamento dogmatico degli aristotelici del XVII secolo, "questa è la teoria, la realtà cortesemente si adegui". Per ca...

Tenshi no Tamago (L'uovo d'angelo), Mamoru Oshii

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 Tenshi no Tamago (L'uovo d'angelo), scritto e diretto da Mamoru Oshii, è un film animato (OAV) del 1985.  La trama è apparentemente semplice: il film si apre sulla visione di un'enorme e amletica figura, un grande occhio che si abbassa sulla terra: avvicinandosi all'occhio, socopriamo che appare come un'immensa vetrata circondata da statue di oranti. A fissare l'occhio, da lontano, la figura di un uomo. in un mondo desolato ci appare poi una bambina, che porta con sé un gigantesco uovo, tenendolo sotto le sue vesti, quasi come a covarlo o a portarlo in grembo.  Questo mondo è vuoto, le guglie dei suoi palazzi si infrangono sulle acque che inondano strade, piazze, canali, e l'immagine distorta della civiltà filtrata dalle acque è un elemento ricorrente per tutta la durata del film Nel suo peregrinare fra le strade e i palazzi decadenti, la bambina incontra un soldato, l'uomo della prima scena, armato di una spada/fucile cruciforme, che decide di seguirla...