In cerca del tutto e del niente ovvero buon 2012
Credo capiti a tutti, soprattutto dopo i momenti di massima eccitazione ed impegno, di trovarsi quasi svuotati. Insomma, uno di quei periodi in cui sembra proprio di non aver più nulla da dire o da fare. In un certo senso è questa la sensazione che sto provando in questo concludersi del 2011 e all'avvicinarsi del 2012: la primavera araba, la caduta di Berlusconi e la crisi economico/politica; la pubblicazione di un mio romanzo, il ritorno a lavorare a scuola e delle nuove classi e dei nuovi alunni con cui lavorare e crescere insieme. Tutta una serie di cambiamenti esterni e interni a me che mi hanno messo alla prova, mi hanno eccitato, sfinito, svuotato a punto. Forse è un momento di assestamento, uno di quei momenti in cui hai bisogno di assorbire tutto quello che c'è di nuovo intorno a te, capirlo, elaborarlo. Non c'è più l'avversario politico degli ultimi anni, si profila un'epoca di magra e di lotte, ci si chiede se questo paese saprà reagire come i vicini ar...