Eneide, Publio Virgilio Marone
Giorces, CC BY 2.5 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.5>, via Wikimedia Commons Ci sono volte in cui un autore è fin troppo critico nei confronti della propria opera; ci sono altre volte in cui, invece, il miglior lettore ed interprete della creazione artistica è proprio il suo autore. Nel caso dell'Eneide è noto che Publio Virgilio Marone avesse ordinato la distruzione del manoscritto dell'opera prima della sua morte, ordine contraddetto da Mecenate e i suoi. E così l'Eneide ha visto, dalla sua pubblicazione, una diffusione enorme ed un successo pressoché universale, anche se spesso sono stati evidenziati i limiti dell'opera. Limiti evidenti, del resto, tanto che in ogni lettore che si sia apprestato alla lettura dei 12 libri che compongono il capolavoro virgiliano sorge naturalmente il dubbio: l'Eneide è un capolavoro della forma poetica o un fallimento del racconto epico? I meriti dell'opera: malgrado l'opera manchi di una revisione, la tecn...