Pastorale americana è un libro ingombrante, nel senso che non si può non rimanere colpiti da un testo così complesso e significativo, eppure non si può neanche non notarne certi paradossali difetti.
Il libro è ridondante, prolisso, di una lunghezza, e in certi tratti pesantezza, disarmanti, tanto da stendere anche il lettore accanito: per esempio la prima sezione del romanzo si dilunga in maniera così approfondita sulle circostanze in cui l'autore è venuto a contatto con la storia che si appresta a narrare, da lasciare sconcertato il lettore.
Un senso di straniamento protratto sino all'eccessivo. Un altro difetto del romanzo, ed è paradossale, è il dire spesso troppo poco: la psicologia di alcuni personaggi resta poco più di un abbozzo, uno stereotipo; altri personaggi, che sconvolgono la vicenda, giungono nella storia dal nulla e nel nulla spariscono, per essere ripescati all'occorrenza, ma senza che questo possa dare al lett...