Inferno di Dante, Giovanni Anfuso


L'idea di mettere in scena la prima cantica della Commedia di Dante, per quanto impegnativa, non è poi così originale. Non è originale nemmeno la scelta di una messa in scena in un contesto atipico come quello di un canyon naturale di grotte, altri esempi sono visibili in tutta Italia. Nondimeno rappresentare l'Inferno di Alighieri nel contesto delle gole dell'Alcantara risulta affascinante, anche grazie al gioco delle luci della regia. La compagnia teatrale scelta non appare però all'altezza delle aspettative: alcune interpretazioni sono di livello, come quelle di Francesca da Rimini, Odisseo e del conte Ugolino; negli altri casi però la recitazione risulta troppo gridata (forse per problemi acustici dovuti all'ambientazione?) e monocorde, tanto da rendere difficilmente riconoscibili alcuni personaggi. 
Anche la regia non sembra cogliere il punto: è apprezzabile la scelta di non toccare i versi di Dante (anche se si tanto in tanto si sentono degli errori), ma lo spunto che dovrebbe spiegare il perché dello spettacolo stona con la profondità dell'opera rappresentata, finendo per essere posticcio.
Insomma, forse non un'occasione sprecata, ma nemmeno il capolavoro che spiega il perché lo spettacolo teatrale sia il più visto in Sicilia.

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