Pao Pao, Pier Vittorio Tondelli

Pao Pao di Pier Vittorio Tondelli è un romanzo autobiografico che analizza l'esperienza della naja della generazione degli anni '80 in Italia. L'autore racconta l'anno di servizio di leva in una chiave  farsesca e amara, chiave attraverso la quale svanisce la vicenda marziale, lasciando spazio ad una narrazione che ricorda, per il tono, Comma 22 di Heller, grazie alle storie di giovani di tutta Italia che si intrecciano a quella del protagonista, tutti alla ricerca di se stessi nell'arco di tempo di un anno altrimenti sprecato. 

Il romanzo è caratterizzato da uno stile di scrittura sperimentale, attraverso la sintassi articolata e ricca, con periodi lunghi dettati dalla coordinazione, ma arricchiti dal pastiche di un linguaggio che alterna i diversi gerghi giovanili degli anni '80, quello cameratesco e marziale, e per contralto  quello della comunità omosessuale a cui Tondelli apparteneva; in mezzo a questi gerghi, le parlate regionali italiane e il linguaggio letterario. Tondelli riesce a trasmettere con la sua ironica e sarcastica visione il senso di smarrimento di fronte alla complessittà, il nonsense che pervade i suoi personaggi, senza mai cadere nel moralismo.

Pao Pao è coglie l'essenza di un'intera generazione, il ridicolo di un'epoca che si è creduta felice e che si avvicinava alla sua conclusione.

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