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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Rick DuFer e la valutazione, ovvero i problemi di quando vuoi argomentare su temi su cui non sei preparato

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E niente, Rick DuFer ne ha fatta un'altra delle sue In un suo recente video il filosofo/tuttologo/divulgatore, volto noto dei frequentatori di Youtube e non solo, ha deciso di prodigarsi nel fornirci la sua posizione sulla questione della valutazione a scuola. La sua disamina è a tema: il filosofo vuole dimostrare l'infondatezza della posizione di chi sostiene che i voti a scuola vadano aboliti. Già qui, dalle premesse, addirittura dal titolo, però osserviamo un primo problema: la discussione che verrà portata avanti perr mezz'ora circa nasce da uno strawman argument, un argomento fantoccio. DuFer prende unna posizione complessa e la banalizza in una espressione di facile commercializzazione mediatica, "basta voti!" che in questi termini però nessun docimologo o insegnante propone. Dai primi minuti della disamina emerge la confusione terminologica in cui DuFer sguazza:  valutazione e voto, spesso usati come sinonimi nel video, sono invece cose diverse; allo stesso...

Podcasting in inglese!

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Ascolta "Libramenteblog" su Spreaker. In realtà si tratta di un esperimento. Sto provando a vedere cosa ne viene fuori dal sintetizzare, tradurre tramite Narrateit e trasmettere sotto forma di podcast i miei contenuti. Vedremo!

Valutazione, stereotipi e cattiva coscienza

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Ci sono due errori valutativi che osservo spesso. Il primo è il fatto che quando dovremmo fare valutazione formativa, cioè durante l'anno, non la facciamo e continuiamo a stampare voti uno dietro l'altro; poi però quando invece dovremmo tirare le fila della situazione, alla fine dell'anno, definendo se gli obiettivi di apprendimento sono stati raggiunti, in che grado e come, improvvisamente, agli scrutini, guardiamo o fingiamo di guardare l'aspetto formativo; allora la paura dei ricorsi, la volontà di non mettere in discussione il proprio metodo di insegnamenti, ci paralizza e ci diciamo che "chissà però forse più in là c'è la farà". Magicamente voti negativi elargiti per tutto l'anno (spesso mai accompagnati da feedback costruttivi) divengono miracolosamente valutazioni sufficienti, anche in questo caso, più per giustificare noi stessi che per fornire poi un riscontro costruttivo al discente. Il risultato è un messaggio contraddittorio che, anziché fa...

Raccontare la storia di una notizia che non è una notizia

 

Insegnare letteratura con la AI

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Oggi noi si è fatta ricerca e analisi chattando con Foscolo e Leopardi: ragazze e ragazzi hanno interagito con tre chatbot, una che simulava di essere un critico letterario, una Ugo Foscolo e l'ultima Giacomo Leopardi. Interagendo con i tre hanno analizzato e contestualizzato nella vita e nella poetica degli autori due poesie: In morte del fratello Giovanni e L'infinito. Le domande sono state congrue, tanto da evidenziare i limiti delle AI, ccogliendole in fallo a più riprese. Ogni volta in cui studentesse e studenti hanno trovato dubbie le risposte delle chatbot hanno svolto ricerche autonome per verificare la veridicità delle informazioni ed, eventualmente, correggerle. Nel frattempo hanno redatto dei documenti con cui svolgevano la parafrasi e l'analisi linguistica e retorica dei componimenti. Le analisi verranno presentate al resto della classe durante la prossima lezione. Il docente, in un'attività come questa, guida studentesse e studenti, li aiuta nel ragionare s...

Fare didattica interdisciplinare

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La collega di matematica oggi mi ferma in sala insegnanti e mi dice che mi ringrazia per averla convinta a fare lavorare i ragazzi sull' indice gulpease , e che quell'indice secondo lei è una cagata pazzesca. Il risultato però è che, avendo affrontato una questione linguistica anche su un piano matematico (che sottende un'analisi sintattica) i ragazzi si sono accorti che la lingua è un intreccio di regole grammaticali, ma che questo non basta a definirla, perché le regole si sovrappongono al piano semantico , i significati delle parole e delle cose che esse rappresentano, e che sotto questo livello giace comunque un piano più puramente meccanico, neurologico , la biologia dell'uomo, le sue regole e i meccanismi neuronali che coinvolgono altri saperi. E non dite che non facciamo lavoro interdisciplinare