Della scuola di Messina, degli esami, delle vittime e dei carnefici, e dei deficit nella valutazione
Rispetto al caso della scuola di Messina di cui si è parlato in questi giorni, vorrei proporre due osservazioni. La prima che mi ha molto colpito: osservando come il caso è stato coperto sui giornali e negli altri media, mi è parso di poter notare come quella che comunque a tutti gli effetti sarebbe la vittima, cioè la ragazza che in qualche modo è stata penalizzata all'esame di luglio, sia invece passata come la carnefice per avere costretto tutti gli altri, con il suo ricorso, a ripetere l'esame di stato. Tanto per essere chiari, l'esame non sarebbe mai stato ripetuto se non ci fossero state delle irregolarità commesse dalla docente che aveva passato le domande alla classe, e dai ragazzi, che non possono essere immaginati come puri e innocenti e non conniventi con la docente, anche solo per non avere denunciato loro stessi l'irregolarità. A riprova di questa inversione di ruoli i giornali che hanno raccontato la ripetizione dell'esame hanno tenuto a precisare come...