Una tranquilla giornata di paura

Vi faccio notare che nella stessa giornata abbiamo letto, sentito e discusso di: una norma che allunga la detenzione (ovvero la privazione di libertà) fino a 18 mesi prima di decidere cosa fare di loro per persone che SOSPETTIAMO non avere il diritto di stare in Italia; 
una norma che prevede il ritiro immediato della patente se un pubblico ufficiale SOSPETTA, pur non avendone le prove, l'uso di stupefacenti da parte del fermato, senza attendere le analisi;
una riforma dei professionali e dei tecnici che li differenzia talmente tanto dai licei da non poter non implicare che il titolo di studi che queste scuole forniranno dovrà per forza essere diverso dal diploma dei licei, e quindi impedire l'accesso all'università, come in ben altre e più nere epoche in cui, a seconda del censo, si stabiliva chi aveva diritto all'istruzione e chi ad essere manovalanza;
un programma sulla principale radio nazionale con giornalista, scelto e voluto dal governo per la sua storia di propagatore di notizie infondate e per i suoi insulti al presidente della Repubblica, in cui si intervista come ospite un altrettanto millantatore medico radiato dall'ordine dei medici per le sue posizioni antiscientifiche, e gli viene permesso di spacciare le sue stupidaggini senza contraddittorio nel compiacimento dell'intervistatore.

Tutto in una sola giornata che, forse, a voi può apparire una giornata normalissima, a me pare l'anticamera dell'abisso.

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