Ha senso discutere sui social? No, e non lo ha mai avuto
Giusto ieri il senatore Malan, capogruppo di Fratelli D'Italia in Senato, ha pubblicato il seguente tweet dopo l'ennesimo mortale naufragio avvenuto nel Mediterraneo
Ne è chiaramente seguita una accesa discussione, a cui ho partecipato anche io.
Sarebbe lungo riassumere quanto si è scritto, per chi volesse ho prodotto una mappa argomentativa che riassume la tesi del senatore e il mio intervento che lo confuta, con le successive argomentazioni e confutazioni intercorse tra me e svariati utenti di Twitter
Il punto è che, anche se a mappare il dibattito viene fuori che grosso modo tutte le mie argomentazioni sono rimaste in piedi e le confutazioni altrui a loro volta confutate, tutto ciò non ha spostato di un millimetro me e chi mi segue o chi mi ha contestato.
Una situazione simile ho affrontato a seguito di un mio recente post su Facebok sul caso Cospito
Anche in quuesto caso chi volesse prendere la briga di riordinare gli interventi in senso argomentativo scoprirebbe che il peso delle argomentazioni addote, a partire dai principi stessi del diritto,non lasciavano spazio alle confutazioni espresse. Eppure anche in questo caso nulla si è mosso.
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