Sangiuliano, Dante e la destra
Esce oggi sul Corriere, con titolo La mia "provocazione" su Dante , un articolo con cui il ministro della cultura Sangiuliano cerca di chiarire la sua posizione su Dante: recentemente, infatti, intervistato, il ministro ha sostenuto che Dante sia il padre del pensiero politico della destra italiana. A me pare che le citazioni più compiute del ministro a sostegno della propria tesi siano, però, riletture di Dante da parte di pensatori che, a loro volta, esprimono un pensiero conservatore (a volte ultraconservatore come Gentile e Spengler) e, soprattutto nel caso di Gentile, tutt'altro che disinteressato: dire che per Gentile Dante è il fondatore della nazione (lì dove Gentile aveva obbligo e interesse a difendere il concetto di nazione come elaborato dall'ideologia fasccista a cui aderiva) è cosa ovvia; come avrebbe potuto infatti il filosofo disfarsi dell'autore più importante della nostra storia letteraria? E perché avrebbe dovuto farlo? Ma è anche vero che nell...