In viaggio con Erodoto, Ryszard Kapuściński
In viaggio con Erodoto, di Ryszard Kapuściński, è un libro con cui il giornalista e reporter polacco mette a confronto il proprio viaggiare di uomo moderno nel mondo della guerra fredda e la cronaca dei viaggi e delle ricerche di Erodoto. Approdato alla lettura del greco quasi per caso durante gli studi universitari, Ryszard Kapuściński inizia a portare con se le Storie dell'autore nato ad Alicarnasso circa duemila e cinquecento anni fa, scoprendo in questi un'anima affine. Di Erodoto l'autore ammira la capacità di meravigliarsi di fronte ad ogni luogo, il desiderio di conoscenza di uomini e cose, e allo stesso tempo la naturale capacità di diffidare dei racconti, di non prendere per oro colato quanto venga raccontato dai miti e dalle tradizioni: allo stesso modo egli viaggia per l'India, la Cina, il Congo, l'Etiopia, sempre ricercando tradizioni e modi di vivere, disvelando meccanismi di potere e di pensiero. E l'occhio continua a cadere sulle pagine delle Storie, sulle vicende dei Persiani, soprattutto, di questo grande impero che un tempo dominò il mondo, o quello che per i Greci era il mondo, il Mediterraneo e il Medio Oriente; Ryszard Kapuściński legge e racconta dei grandi re persiani, della loro brama di dominio, delle loro vittorie e delle loro sconfitte, delle loro passioni e dei loro drammi, e del loro confliggere con un mondo così vicino e così diverso come quello greco. E l'autore, come un moderno greco figlio di Erodoto, anch'egli si imbatte in mondi tanto vicini e tanto diversi, proprio per questo non può continuamente non tornare sulle pagine di Ertodoto, scoprendo come l'uomo sia sempre uguale e sempre diverso con il passare dei millenni.
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