Il processo, Franz Kafka
Il processo è un romanzo scritto da Franz Kafka tra il 1914 e il 1915. Caratteristica del romanzo è il fatto che alcuni capitoli intermedi siano stati lasciati incompiuti dall'autore, sebbene sia stata scritta la conclusione dell'opera. Kafka racconta di Joseph K, evidentemente un suo alter ego, brillante procuratore di banca che, suo malgrado, scopre di essere stato messo sotto inchiesta e di dover andare a processo. A questo punto la vicenda si dipana attraverso uno sviluppo che farà ascuola nel romanzo sperimentale di inizio XX secolo, attraverso vicende paradossali; non sappiamo quale sia il reato del quale l'imputato deve discolparsi, neanche lui lo conosce, solo il tribunale è a conoscenza dei motivi del processo. Eppure, in maniera sempre più evidente e apparente logica, lo sviluppo della vicenda ci conduce verso l'irrevocabile condanna dell'imputato: condanna a cui lui per primo sembra sempre di più aderire, accettando l'ineluttaabilità del fatto e, soprattutto, delle premesse illogiche per cui basta un sospetto di colpevolezza per decretare ipso facto la colpevolezza. Ecco che intorno a Joseph K i personaggi sempre più fanno mostra di credere alla colpa del protagonista, fino all'acme, il tentativo fallito di revoca del mandato all'avvocato, avvocato di cui però Joseph K non può non avere bisogno perché certamente colpevole, e il dialogo con il sacerdote nella cattedrale di Praga. La vicenda quindi seguendo la stretta logica del paradosso, con l'esecuzione della condanna, l'uccisione di Joseph K, scannato dai suoi due boia.
Il processo di Kafka è uno dei grandi capolavori della letteratura sperimentale: qui la sperimentazione risiede nello sviluppo dell'intreccio; dato un principio paradossale, il mondo circostante si comporta secondo un'apparente logica, sempre più stringente, che non può non condurre a quella conclusione. Kafka ci fa così aprire gli occhi sui bias che stanno alla base dell'accettazione delle grandi ideologie nell'epoca dei totalitarismi, ideologie spesso fondate su paradossi accettati in maniera deterministica.
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