Del DDLZan, di Renzi e della verità che non sta nel mezzo
Dice Renzi che sul DDLZan occorreva mediare, che ci si è arroccati su posizioni ideologiche. In fondo, suggerisce Renzi, in medio stat virtus.
Ecco, che in medio stat virtus, come regola logica, è una fandonia, una fallacia. A volte, forse, ma a volte hanno ragione gli estremi.
Partiamo da un fatto: abbiamo deciso, in Occidente, da almeno due secoli e rotti che il fondamento della nostra vita sociale sia il riconoscimento dei diritti inalienabili, che come tali definiamo "umani" (non "naturali", perché tra "umano" e "naturale" passa un mondo concettuale). Abbiamo anche stabilito che in alcuni casi ben precisi e in via temporanea si possa persino derogare a quest'obbligo di tutela, in tutto o in parte, ma proprio l'eccezionalità della possibilità di deroga conferma quanto questi diritti siano per noi fondamentali.
Uno dei diritti umani è la possibilità per l'uomo di realizzare pienamente se stesso; un altro è il diritto alla propria libertà; un altro è il diritto alla propria salute.
Era in discussione un DDL che intendeva tutelare questi diritti, la possibilità di difenderli, di parlare di sessualità e diversità senza dover ricadere sempre sotto il dogma della Chiesa cattolica, anche e soprattutto nelle scuole pubbliche, che dovrebbero essere laiche come laico dovrebbe essere lo Stato.
Ora, dice Renzi che occorreva mediare: stralciare dal DDL ogni riferimento all'identità di genere e alla possibilità di discutere di queste tematiche a scuola. La domanda è: perché? Perché a scuola non dovrei discutere di un argomento ampiamente studiato e sondato dalla psicologia e dalle altre scienze sociali? Per lo stesso motivo per cui a scuola non si può parlare dell'omosessualità repressa di Pascoli o degli amori omosessuali di Leopardi? Perché lo ha chiesto il Vaticano? E da quando il Vaticano può dire allo Stato italiano cosa può e non può insegnare nelle scuole italiane? Da quando in questo paese il pensiero magico e religioso, folklore e superstizione trovano consenso e supporto da parte di forze politiche che si dichiarano progressiste?
Caro senatore Renzi, in questo caso la verità non stava nel mezzo, nel mezzo stava solo il calcolo politico, arte di cui lei è maestro.
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