La caduta di Gondolin, J. R. R. Tolkien

La caduta di Gondolin di J. R. R. Tolkien, a cura del figlio Christopher Tolkien, è un racconto lungo, o meglio la storia delle diverse stesure di un racconto lungo, quello della caduta della città elfica di Gondolin per mano delle forze malvagie del valar Melkor; protagonista del racconto è Tuor, figlio di Huor, una delle figure cardine della mitologia tolkieniana, scelto dal valar Ulmo per preannunciare agli elfi l'imminente catastrofe o l'alternativa, il combattere contro il male che si è annidato nella Terra di mezzo. Tuor finisce così coinvolto in vicende che saranno al centro della storia della Prima era della Terra di mezzo, generando Earendel, colui che diverrà custode di uno dei Silmaril e che incarnerà la luce della Stella del mattino; a rimarcare la centralità della vicenda è anche il legame di parentela tra Tuor e Turin, colui che nel sistema mitico di Tolkien è destinato a sconfiggere definitivamente Melkor alla fine dei tempi, quando si compirà la volonntà di Iluvatar.

Al di là della storia raccontata, il volume è interessante per l'appassionato lettore tolkieniano perché offre uno spaccato sulla genesi della mitologia dell'autore: come la figura di Tuor nasca ancora sul finire della Prima guerra mondiale e la sua vicenda si dipani e si allarghi, insieme a quella della città di Gondolin, in diverse  redazioni, completate, abbozzate o abbandonate, fino al 1951, quando l'autore desisterà dall'ultima redazione, quella che appare la più particolareggiata e la più ricca di conseguenze e riferimenti nel sistema mitologico in cui si inserisce.

Indubbiamente il fatto che la vicenda di Gondolin e quella, parallela, di Tuor siano narrate per intero solo nel Silmarillion e che tutte le altre redazioni siano da considerarsi come preparatorie, intermedie o incompiute è una delle grandi perdite a cui i lettori tolkieniani potranno sopperire solo parzialmente attraverso questo splendido libro, potendo solo immaginare come l'autore avrebbe potuto concludere la vicenda se avesse portato a compimento l'ultima redazione del racconto.

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