Riace, o della maturità, della legalità e della giustizia
In foto: Mimmo Lucano, sindaco di Riace |
Una democrazia matura oggi discuterebbe del perché un sindaco ha violato, se le ha violate, le norme sull'immigrazione clandestina, la legge Bossi/Fini, fino a rischiare l'arresto. Perché disprezza tanto quella legge? Perché lui, e tanti come lui, me compreso, considerano quella legge essa stessa criminogena? Quali sono le ragioni reali di chi la supporta, e in che modo i dati le confermano? Quali sono le ragioni reali di chi la contesta, quali i dati che le supportano?
Insomma, se la nostra fosse una democrazia matura, oggi staremmo a disquisire di diritto, di visti, di dati sull'immigrazione, sul percepito e sul reale e sulle connessioni tra criminalità, flussi migratori e integrazione.
Parleremmo della differenza fra legalità e giustizia, perché, come sanno i saggi, non tutto ciò che è legale è giusto e non tutto ciò che è giusto è legale.
Invece siamo alle solite curve da stadio, da un lato i buonisti, dall'altro i fascisti.
Invece siamo alle solite curve da stadio, da un lato i buonisti, dall'altro i fascisti.
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