Lettera aperta a #Salvini e a #Meloni su #Bolsonaro

Gentile ex Ministro Meloni, gentile Ministro Salvini,


in merito alle vostre prese di posizione a favore dell'elezione di Jair Bolsonaro, desidero chiedervi alcune cose (abbastanza consapevole di non ottenere risposta, e tuttavia fiducioso di essere smentito).
Non discuto che Jair Bolsonaro sia stato eletto alla presidenza del Brasile secondo le modalità della democrazia, e quindi sfruttando anche tutte le tecniche di persuasione e di propaganda, lecite e meno lecite, che il sistema concede. Tuttavia vi chiedo: gioire per la disfatta della sinistra brasiliana (che, per inciso, è ben diversa dalla sinistra italiana), legittima il consenso per una simile figura? Il vostro odio nei confronti degli ideali di sinistra vi porta davvero a considerare preferibili le posizioni di Bolsonaro?
Nella lunga carriera parlamentare che lo ha portato alla vittoria, Bolsonaro ha dichiarato (fonte delle traduzioni di queste dichiarazioni è TPI):
“Sarei incapace di amare un figlio omosessuale. Non sarò un ipocrita: preferirei che mio figlio morisse in un incidente piuttosto che presentarsi con un tipo con i baffi”. (giugno 2011)
“Se vedo due uomini che si baciano per strada, li uccido”. (ottobre 2002)
“Ai brasiliani non piacciono gli omosessuali”. (2013)

Considerate legittime e condivisibili queste affermazioni? Le fareste vostre in campagna elettorale?
Rimanendo alla questione della parità di genere:
“Ho cinque bambini. Quattro di loro sono maschi, ma per il quinto ho avuto un momento di debolezza ed è uscita una femmina”.(aprile 2017)
“Ho detto che non ti violenterei perché non te lo meriti”. (dicembre 2014, alla politica Maria do Rosário, ripetendo un commento che le aveva fatto per la prima volta nel 2003).
In altre circostanze poi Bolsonaro ha affermato di ritenere legittimo che le donne vengano retribuite meno degli uomini e che, comunque, potendo scegliere sarebbe preferibile assumere uomini. In qualità di ex Ministro nonché di Onorevole, signora Meloni, condivide queste posizioni? E lei signor Salvini in che modo fa collimare la sua lotta alle discriminazioni di genere compiute dall'Islam con le prese di posizione di Bolsonaro?

Riguardo all'immigrazione e più in generale riguardo ai diritti umani, Bolsonaro ha dichiarato:
“La feccia della terra si sta facendo vedere in Brasile, come se non avessimo abbastanza problemi da risolvere”. (settembre 2015)
“Sono a favore della tortura”. (maggio 1999)
“Le prigioni brasiliane sono luoghi meravigliosi, posti dove le persone devono pagare per i loro peccati, non vivere come in una spa. Coloro che violentano, rapiscono e uccidono vanno lì a soffrire, non a frequentare un cento vacanze”. (febbraio 2014)
“Siamo obbligati a dare a questi bastardi criminali una bella vita? Passano l’intera vita a prenderci in giro e quelli di noi che lavorano devono dare loro una bella vita in prigione. Dovrebbero fottersi, punto e basta”. (febbraio 2014)
Sono consapevole della vostra battaglia contro l'istituzione del reato di tortura in Italia, eppure voglio credere che fra gli eccessi di cui talvolta e in casi sporadicissimi sono state sospettate le forze armate e le sistematiche e ripetute torture adoperate dal regime dittatoriale che per decenni ha governato il Brasile, per voi esista una differenza: è così? O approvate le dichiarazioni di Bolsonaro al riguardo? Riguardo ai rifugiati (quindi non in merito all'emigrazione clandestina da voi ampiamente condannata), anche per voi chi fugge da catastrofi naturali, epidemie o guerre è "feccia"? Lo erano anche gli Italiani che fuggivano dalla persecuzione o dalla pulizia etnica nei Balcani?
Anche per voi non esiste differenza tra peccato religioso e reato, tanto da poter assimilare i due concetti?

In ultimo, sulla stessa democrazia:
“Non cambierà mai nulla in questo paese attraverso il voto. Niente. Assolutamente niente. Le cose cambieranno solo quando inizierà una guerra civile e noi faremo il lavoro che il regime militare non ha fatto”. (maggio 1999)
“Sono a favore di una dittatura. Non risolveremo mai i problemi della nazione con questa democrazia irresponsabile”. (1992)
Concordate con Bolsonaro sulla sua visione della democrazia? Anche per voi è preferibile una dittatura militare ad una democrazia? Lo affermerete nelle vostre prossime campagne elettorali? Lo metterete fra i punti programmatici dei vostri futuri governi?

Credo che ottenere risposte puntuali a simili questioni sia diritto di ogni cittadino ed elettore: in ultimo, se queste sono le vostre posizioni, perché non le esplicitate? E se non lo sono, perché dite di apprezzare Bolsonaro?  Siete sicuri che il fatto che Bolsonaro abbia vinto in Brasile sbaragliando la sinistra sia un bene?

In attesa di un vostro chiarimento, Vi porgo i miei cordiali saluti.

Prof. Sebastiano Valentino Cuffari


Commenti

Post popolari in questo blog

La sessualità nell'antichità

Alessandro Baricco, Castelli di rabbia

Saggio breve: D'Annunzio, una vita per la bellezza