Lettera ai miei alunni
Buongiorno ragazzi, ho deciso di scrivervi questa lettera, uno strumento per voi così vecchio, perché spero, magari sbagliando, che attraverso un testo scritto saprò dirvi cose che altrimenti non sono stato in grado di trasmettervi. Certo, magari è un'illusione, magari non servirà a nulla. Eppure, se c'è una cosa che mi ha insegnato il mio mestiere, è che anche se si rischia il fallimento, è giusto provare. Come sapete, con ogni probabilità io non sarò il vostro insegnante l'anno prossimo: certo, per gli alunni di quinta questo dovrebbe essere un dato scontato (DOVREBBE); non così per gli altri. Già vi immagino, mentre leggete queste parole, a gongolare. In fondo fate bene, perché gli insegnanti non sono degli amici: non ce li si sceglie, piombano dall'alto, pretendono di fare qualcosa di significativo (mentre magari non stanno facendo nulla) e poi spariscono come sono arrivati. Sono dei presuntuosi, questi insegnanti. Lo siamo tutti. In questi giorni non ho potuto...