Satoru Iwata e il Nintendo style


“Sul mio biglietto da visita c’è scritto che sono presidente d’azienda. Nella mia testa sono uno sviluppatore di videogame. Ma nel mio cuore sono un giocatore”

Il presidente della Nintendo Satoru Iwata, successore di Hiroshi Yamauchi, è morto giorno 11 Luglio del 2015. Iwata, come il suo predecessore e il geniale Shigeru Miyamoto, è stato l'artefice di quello stile impalpabile che caratterizza le creazioni della Nintendo. Venuto su nella Hal Factory, Iwata è stato il creatore assieme a Masahiro Sakurai di uno dei personaggi più iconici della grande N, Kirby, il "coso" rosa, carino e coccoloso, protagonista di numerose avventure a partire dal 1992. Kirby è diventato con Mario e altri personaggi uno dei capisaldi delle line up di videogiochi Nintendo.

Iwata assurge alla presidenza della Nintendo nel 2002, in un periodo di crisi: dopo i fasti del Super Famicom e del Gameboy, l'azienda ha vissuto il mezzo fallimento del Nintendo64, macchina superiore alle rivali dal punto di vista hardware ma limitata dall'uso delle cartucce. L'erede del Nintendo 64, il GameCube, malgrado un hardware di tutto rispetto soffre il battage publicitario della PS2 e della XBox. Tuttavia con Iwata alla presidenza Nintendo incrementa del 40% le vendite della sua macchina, mantenendo un suo stile originale. 

Tuttavia è con le due macchine successive che Iwata attua la rivoluzione silenziosa della grande N. Iwata decide di smettere la rincorsa all'hardware più potente che contraddistingue la lotta tra Sony e Microsoft, cercando di concentrarsi su un'esperienza videoludica innovativa e aperta alle famiglie. Nascono così il NintendoDS e soprattutto la Wii, macchine con cui l'idea stessa di videogioco si modifica, secondo un modello più immersivo rivolto ad un pubblico più ampio rispetto a quello tradizionale. 

Questa scelta si risolve in un notevole successo di pubblico; tuttavia Iwata e la grande N verranno aspramente criticati per l'essersi rivolti ai cosiddetti videogiocatori casuali. Inoltre, con l'evoluzione del mercato dei videogiochi e l'entrata in scena degli smartphone, Iwata e la Nintendo non saranno capaci di cogliere l'occasione che gli si pone davanti.

Così al successo del DS non seguirà un pari successo del successivo 3DS, in un mercato del videogioco mobile dominato dagli smartphone, e l'erede della Wii, la WiiU, una macchina a metà tra la console casalinga e un tablet, non raggiungerà il successo di vendite, malgrado una line up di videogiochi che negli ultimi due anni ha visto la presenza di numerosi capolavori, al contrario del repertorio stantio delle macchine concorrenti.

Iwata, colpito da neoplasia biliare, lascia in eredità l'apertura della Nintendo al mercato mobile, con i primi titoli previsti per il 2016 - 2017, e il progetto di una nuova console, il Project NX, con cui Nintendo intende rivoluzionare nuovamente il mercato rivolgendosi all'idea di un connubio tra videogiochi e qualità della vita.

Iwata lascia inoltre un'azienda con i conti in ordine: un lascito di non poco conto, considerato che l'azienda che aveva ereditato era fortemente a rischio fallimento. La sua è stata un'azione di armonizzazione, accorpando sedi e razionalizzando, lasciando dietro il ricordo di un manager gentile.

Lo stile di Iwata e quello della Nintendo sono sopravvissuti alla guerra dei bit tra Sony e Microsoft: un gioco che voglia coinvolgere le famiglie, che sappia divertire, che offra una gradevole esperienza videoludica, né troppo breve né troppo difficile, in un misto di impegno e divertimento. I suoi personaggi lo piangono così.











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