La scuola non più libera sarà il cadavere fumante della prossima generazione
La scuola non più libera sarà il cadavere fumante della prossima generazione.
(Questo articolo doveva originariamente essere pubblicato su Metronews, ma l'accelerazione sulla fiducia posta dal governo Renzi ne ha fatto saltare la pubblicazione)
Uno degli insegnamenti dell'antropologia è la scoperta che la trasmissione delle caratteristiche di una specie non avviene solo tramite i geni, ma anche per via culturale. In parole spicce, i geni ci danno un'impronta, che si trasmette di padre in figlio, ma su quell'impronta agiamo attraverso l'istruzione, la modelliamo al punto che, nel corso delle generazioni, i cambiamenti all'impronta diverranno parte di noi. Una delle specificità della nostra specie, poi, sta nel fatto che la trasmissione culturale è diffusa, non avviene solo dai genitori verso i figli. Noi, letteralmente, siamo fatti per imparare, e più è codificato e libero il nostro sistema d'istruzione, più chance abbiamo. È la terza volta che lo dico su questo giornale: la scuola è vita, e tutti i saperi, persino quelli degli economisti che la dileggiano, sono suoi strumenti.
Ora pensate all'intervento di Leonardo Muraro sui migranti: ecco, con una scuola sempre più legata alle aziende, al territorio, alla politichetta, un uomo come Muraro avrà sempre più voce in capitolo sul cosa e sul come si insegna. Perché, con l'autonomia, il Dirigente cercherà fondi da questo o da quel privato, da questa o da quella fondazione, da questo o da quel politico. E qualcosa dovrà dare in cambio: una cosa sola ha dare in cambio la scuola, la libertà di insegnare. Lo strumento, la possibilità di assumere o licenziare insegnanti. Certe cose non si dovranno insegnare. Via l'integrazione, via la parità delle culture e dei sessi, via l'educazione sessuale. La scuola non più libera sarà il cadavere fumante della prossima generazione.
Non che fosse proprio libera già ora, ma certo in queste condizioni la situazione può solo peggiorare, purtroppo
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