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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Quando si scrivono articoli senza informarsi, si rompe il cazzo. Libernazione e le parole a vanvera sulla scuola

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Spiace constatare la serie di inesattezze di questo articolo di Libernazione, intitolato I precari della scuola hanno rotto il cazzo. o La scuola dei profughi In primis non è vero che chiunque si iscriva nelle graduatorie ha diritto a passare in ruolo. Andrebbe specificato che ci sono diversi tipi di graduatorie, ovvero delle graduatorie per le supplenze brevi e brevissime, e delle graduatorie per gli incarichi annuali. Alle prime può accedere qualsiasi laureato, ovviamente avendo dato delle materie specifiche all'università, e solo nel campo delle sue discipline. Alle seconde si accede solamente previo tirocinio o, in passato, solo dopo aver frequentato una scuola di specializzazione biennale. In ambo i casi, tirocinio e scuola di specializzazione, sono previsti test preselettivi e prove finali. Inoltre si può avere la possibilità di ottenere il posto fisso vincendo regolare concorso pubblico, accessibile però solamente a chi ha la suddetta specializzazione o ha svolto rego...

Uninettuno e i Mooc in italiano

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Fa piacere segnalare una buona iniziativa italiana. Tante volte ho parlato di MOOC e di come questi strumenti siano poco diffusi nel nostro paese. Ecco che nell'ambito del progetto OpenupEd Uninettuno propone una serie di MOOC molto interessanti, divisi per ambiti disciplinari. Non resta che sperare che questa pratica didattica e di aggiornamento si diffonda sempre di più anche nel nostro paese. A seguire la pagina per accedere ai corsi e procedere all'iscrizione http://www.uninettunouniversity.net/it/MOOC.aspx foto: Cowinning.it

Tre miliardi che non sono tre miliardi, La7 e i 100.000 precari della scuola

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Parlando della riforma che non c'è, quella della scuola, di cui tutti parlano ma di cui ancora non si sa nulla, anche una emittente in genere seria come La7 ieri ha dato dei numeri quanto meno approssimativi. Discutendo infatti della possibile assunzione a tempo indeterminato per 100.000 precari della scuola, l'emittente di Cairo nel suo telegiornale condotto dal bravissimo Mentana ha strombazzato un importo complessivo necessario di quanto meno 3 miliardi di Euro . Tanti, senza dubbio, però occorre capire di che stiamo parlando. Quando parliamo di  100.000 precari della scuola, i cosiddetti precari storici, parliamo di gente che nella scuola già lavora, e con continuità. Una continuità tale, superiore ai 36 mesi di lavoro continuativo, per cui rischiamo già una multa dall'UE di 4 miliardi di Euro , senza che peraltro la multa risolva il problema. Quando diciamo che questi precari lavorano con continuità intendiamo che nei loro confronti lo stato ha attuato un sopruso co...

Tutti a parlare di scuola

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Una considerazione molto poco professionale: mi farebbe piacere che tutti i colleghi che spuntano come i funghi quando si parla di reclutamento, scatti di anzianità e graduatorie, sui forum piuttosto che sui gruppi di discussione su facebook, si ricordassero di essere docenti anche quando c'è da dibattere di didattica, aggiornamento, nuove metodologie. Perché, guarda caso, quei topic piuttosto che quegli interventi vengono sempre analizzati e commentati dai soliti noti, mentre di graduatorie siamo tutti espertissimi. Per dire, se poi ci trattano a pesci in faccia magari è anche colpa nostra.

Una cosa spiacevole che continuerò a fare

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Al bancone del check-in non c’è ancora nessuno ma la fila ha già iniziato a formarsi, istintivamente, quando sui display è comparsa la scritta che dava, per il volo AP8079, semplicemente l’indicazione 34-35. Iniziamo ad essere in tanti ai banconi 34 e 35, tutti fermi, immobili, accaldati. L’aria condizionata è spenta, o forse è la folla a renderla inutile. Un cagnolino soffre rinchiuso nella sua gabbietta, tenta di aprirla con la zampetta, guarda con occhi pietosi i passanti. La fauna locale è varia: stranieri in pantaloncini dai colori pastello, l’ingegnere con il maglioncino leggero addosso, ad Agosto; le famigliole con figli a seguito, sudacchiati, gli imprenditori o presunti tali in giacca e cravatta, ad Agosto, gli insegnanti al rientro ai paesi, con le facce smunte e in piena crisi d’astinenza dalle graduatorie. Sopraggiunge una donna, sarà sulla quarantina. Indossa dei pantaloncini di jeans, abbastanza corti, ma è bassa, non mettono in luce chissà che gambe. La scollatu...

La sessualità nell'antichità

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http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7f/Tomba_Della_Fustigazione.jpg La sessualità nell’antichità viene spesso considerata in maniera indistinta e, altrettanto spesso, si ha la presunzione di credere che sia stata la modernità a scoprire la libertà sessuale e a conoscere pratiche e differenze sessuali prima ignote. In realtà questo pregiudizio va sfatato, e del resto, se ci fermiamo già solo all’antichità classica, numerose fonti epigrafiche, opere letterarie e opere d’arte ci mostrano un mondo ben diverso rispetto a quello che comunemente pensiamo. Va subito detto che la sessualità, nel mondo antico, ha a che fare con i rapporti gerarchici e le pratiche religiose in maniera molto più evidente e onesta che nella nostra società. Per quanto riguarda la sessualità nella pratica religiosa, l’astinenza rituale esiste anche nell’antichità, si pensi ad esempio alle vestali romane, ma, cosa ignota in epoca moderna, esiste anche una prostituzione rituale che coinvolge talor...

I fallimenti del presidente Matteo Renzi sono questioni culturali

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Certe mattine ti capitano cose strane, come per esempio ascoltare l’onorevole Gasparri e dovergli dare ragione. Come questa mattina, quando ad Omnibus su La7 Gasparri sosteneva che a Matteo Renzi fino ad ora è mancata la capacità di mediare le diverse posizioni. Che sia stato un errore d’inesperienza, come sostiene Gasparri, o scelta politica, a noi non è dato saperlo. Il fatto è che Matteo Renzi ha preso il potere sulla base di un assunto: lui è il rottamatore, non ha bisogno del passato e dell’esperienza dei politici che l’hanno preceduto. Ragion per cui non ha bisogno di mediare. Mettiamo pure che la principale forza d’opposizione gli ha servito l’occasione sul piatto d’argento, dato che il M5S, che oggi si sveglia con Di Maio come forza parlamentare, ha sprecato un anno in una inutile e insulsa opposizione urlata e di piazza, senza spiragli di trattative. Insomma, il Parlamento italiano è stato un’accozzaglia di monologhi, di gente che non si ascolta e neanche si voleva ascoltare. ...

Il fallimento dell’Argentina e “degli altri modelli possibili”

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L’Argentina dichiara il default, certo per motivi di mera speculazione finanziaria o quasi, ma il dado è tratto. Perché l’Argentina, come l’Islanda, era stata vista come il modello possibile per chi si opponeva all’austerità senza se e senza ma della Germania e della UE, per chi considera il Fondo Monetario Internazionale come un organismo criminale. Intanto l’Argentina dichiara nuovamente fallimento, non è capace di pagare adeguatamente i suoi creditori. Pensare oggi in un mondo globale di poter adoperare gli stessi stratagemmi finanziari di cinquanta, cento anni fa, è una mera illusione, demagogia. Non esiste più l’autarchia, nessuno è invulnerabile alle crisi altrui, nessuno può pensare di giocare con l’inflazione e la deflazione per fuggire l’economia fattasi rete. E l’Italia? In Italia questa percezione manca: viviamo in un sistema di piccole imprese, di scarsa abitudine all’imprenditoria, nulla attenzione o quasi all’innovazione. Lo vediamo in ogni settore, passando dalle res...