36 ore per i professori
Un conto è riconoscere le ore che già facciamo e non vengono pagate; un conto è prevedere per tutti l'obbligo di rimanere a scuola il pomeriggio per attività laboratoriali, recuperi, aggiornamenti o la semplice rendicontazione della correzione delle verifiche o della preparazione delle lezioni (attività che nessuno ci paga perché svolte a casa); ma pensare di passare le ore di lezione da 18 a 36 settimanali, a stipendio invariato, e pensare che nel tempo libero dovremmo poi svolgere le attività che già oggi nessuno ci riconosce, tutto ciò per tagliare i posti dei precari, al di là di ogni considerazione sui posti di lavoro che si perderebbero, è un modo per dire che della scuola non frega realmente un cazzo e che se anche il servizio offerto è scadente è un problema di poco conto. La rivoluzione della scuola e nella scuola non si fa togliendo soldi, ma investendo nella formazione e nell'innovazione.
Edit:
Il problema sta alla base: anche io, fosse vero che gli insegnanti lavorino 18 ore settimanali, mi indignerei e pretenderei facessero di più. Peccato che uno studio della provincia di Trento pubblicato proprio quest'anno dimostra che, conteggiando anche correzione delle verifiche e produzione delle lezioni, attività non retribuite, gli insegnanti, con stipendio minimo di 1300 €, già ora lavorano 35 ore settimanali. Questa proposta di riforma parte da, voluti, luoghi comuni. Se diamo per vero quello che da anni dicono gli insegnanti e che dice questo studio, portando le lezioni a 36 ore settimanali, aggiungiamo le 17 ore non retribuite che comunque i docenti dovrebbero fare per correggere e produrre le lezioni, arriviamo alla cifra folle di 53 ore di lavoro settimanali. Fate un po' voi se è una cosa plausibile.
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