Robocop
Robocop è un personaggio della fine degli anni '80, anzi, per la precisione, il film Robocop - il futuro della legge uscì nel 1987. Al film fecero seguito due sequel e un reboot del 2014. Il reboot del 2014 è stato duramente criticato, a mio avviso abbastanza ingiustamente: si tratta di un film onesto, certo non paragonabile all'originale, ma sicuramente godibile.
Per quanto riguarda il primo Robocop, questo film è ambientato in un futuro recente, in una Detroit sempre più in mano ai capitalisti e alla criminalità, una città in cui chi non è protetto dalla ricchezza o dalla corruzione fa fatica a vivere. In questo contesto un agente, Alex Murphy, si trova coinvolto, durante il suo servizio, in un grave incidente che deturpa il suo corpo, sfigurandolo e conducendolo ad un passo dalla morte. Murphy verrà salvato da una multinazionale, la OCP, che lo renderà un poliziotto cyborg, innestando nel suo corpo una specie di armatura, un computer e delle armi. Così trasformato e privo della sua memoria, Alex Murphy diventa l'asso nella manica della polizia e della multinazionale, strumento formidabile di propaganda e di giustizia.
Man mano Alex Murphy recupera la sua memoria, decidendo di indagare sul caso che ha portato alla devastazione del suo corpo, finendo per scavare nel sistema di corruzione che coinvolge la polizia, l'amministrazione pubblica, la stessa OCP, fino a recuperare la sua stessa umanità.
Tutto ciò è condito di sarcasmo, satira della società americana degli anni '80, delle paure e delle speranze sull'informatizzazione e la robotizzazione. La storia raccontata si caratterizza per il cinismo dei personaggi che si muovono intorno ad Alex Murphy, il cinismo del capitalismo che si vuole fingere buono, il cinismo della corruzione che vende la vita stessa dei cittadini per il proprio tornaconto, il cinismo della criminalità e della cittadinanza.
Tutto è sopra le righe, tutto è esagerato, come in molto cinema dell'epoca. Degni di nota sono gli effetti speciali, spettacolari per l'epoca in cui uscì il film, e le splendide musiche, suggestive, a tratti epiche, spesso tragiche.
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