A Salvini e Maroni, perché a dire ca$$ate siamo buoni tutti
Un commento veloce su quanto detto da Matteo Salvini, ripreso dal governatore della Lombardia Maroni, riguardo all'operazione Mare Nostrum e al salvataggio di 300 migranti.
In primis, quando si fa politica, come quando si fa informazione, la correttezza verso l'uditorio vorrebbe la massima precisione. E allora, anziché parlare di clandestini, i nostri dovrebbero correttamente parlare di migranti e rifugiati, dato che, dei 300 giunti nelle scorse ore in Sicilia, la gran parte provengono da una terra martoriata dalla guerra civile come la Siria.
In secondo luogo, quando Matteo Salvini parla dei costi dell'operazione, dovrebbe anche spiegare ai suoi elettori il perché del pattugliamento delle coste da parte della marina militare italiana. Allora diciamolo che siamo costretti a pattugliare perché impediamo ai migranti di giungere legalmente in Italia, un movimento naturale, dovuto a ragioni economiche, sociali e di semplice salvezza dalla guerra, che l'Italia, come pochi altri paesi in cui prevale un'ideologia xenofoba, tenta di impedire, di fatto facendo proliferare le mafie internazionali che questo movimento gestiscono. Per citare un dato concreto, ricordiamo che ad un Italiano il viaggio verso l'Africa costa poche centinaia di euro, ad un migrante il viaggio inverso svariate migliaia, pagate a scafisti, contrabbandieri e quant'altro. Non sarebbe più logico permettere il movimento delle persone gestendolo legalmente? O, come è politica della Lega Nord e, purtroppo, di tanti altri movimenti politici in Italia, dovremo sempre assistere ad una propaganda becera contro quei migranti che, pochi, rimangono in Italia mentre, nella maggior parte, vanno in paesi più civili o, semplicemente, attendono vicino ai confini della propria terra per poter tornare alle loro case e alle loro famiglie (basterebbe dare una lettura attenta ai dati forniti dalle organizzazioni internazionali per sapere che le cose stanno così). Ma sappiamo che Salvini non ci risponderà mai.
In primis, quando si fa politica, come quando si fa informazione, la correttezza verso l'uditorio vorrebbe la massima precisione. E allora, anziché parlare di clandestini, i nostri dovrebbero correttamente parlare di migranti e rifugiati, dato che, dei 300 giunti nelle scorse ore in Sicilia, la gran parte provengono da una terra martoriata dalla guerra civile come la Siria.
In secondo luogo, quando Matteo Salvini parla dei costi dell'operazione, dovrebbe anche spiegare ai suoi elettori il perché del pattugliamento delle coste da parte della marina militare italiana. Allora diciamolo che siamo costretti a pattugliare perché impediamo ai migranti di giungere legalmente in Italia, un movimento naturale, dovuto a ragioni economiche, sociali e di semplice salvezza dalla guerra, che l'Italia, come pochi altri paesi in cui prevale un'ideologia xenofoba, tenta di impedire, di fatto facendo proliferare le mafie internazionali che questo movimento gestiscono. Per citare un dato concreto, ricordiamo che ad un Italiano il viaggio verso l'Africa costa poche centinaia di euro, ad un migrante il viaggio inverso svariate migliaia, pagate a scafisti, contrabbandieri e quant'altro. Non sarebbe più logico permettere il movimento delle persone gestendolo legalmente? O, come è politica della Lega Nord e, purtroppo, di tanti altri movimenti politici in Italia, dovremo sempre assistere ad una propaganda becera contro quei migranti che, pochi, rimangono in Italia mentre, nella maggior parte, vanno in paesi più civili o, semplicemente, attendono vicino ai confini della propria terra per poter tornare alle loro case e alle loro famiglie (basterebbe dare una lettura attenta ai dati forniti dalle organizzazioni internazionali per sapere che le cose stanno così). Ma sappiamo che Salvini non ci risponderà mai.
foto tratta dal giornale online Lettera43.it
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