Ben felice di non averlo votato
Per carità, magari il tempo e la storia mi smentiranno, ma oggi sono ben felice di non aver votato Renzi in passato. Diciamoci cosa è accaduto oggi: con una buona dose di ipocrisia e di faccia da culo, Matteo Renzi, dopo essersi appropriato della posizione di segretario del PD per trovarsi in una situazione di vantaggio, ha fatto fuori Enrico Letta da Presidente del consiglio. Più o meno con questa motivazione: hai fatto bene (a sì?) e io ti caccio. E ti caccio perché se andiamo ora alle elezioni e mi candido io perdiamo e io ci perdo la faccia, quindi bisogna proseguire in questa legislatura fino a quando si può e con chiunque ci stia. Alla faccia di quanto raccontato negli ultimi cinque anni di smaronamento sulla rottamazione, sul no alle larghe intese e via dicendo.
In realtà Matteo Renzi pare guidato da un desiderio matto di prendere il potere: bene, ci mancava un altro presunto statista che si crede l'uomo della provvidenza, proprio quello che ci serviva dopo il puttaniere ed il comico.
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