Se i genitori insultano gli insegnanti, o della dignità del lavoro

Compare oggi su Repubblica online un interessante articolo che pone la questione di cosa un insegnante dovrebbe fare nel caso in cui venga aggredito verbalmente o fisicamente dai genitori di un alunno. Nel caso specifico, il padre dell'alunno, a detta dell'articolo ora pentito, essendo un poliziotto, in caso di querela rischierebbe la carriera.
Certo, tutto sta alla coscienza della docente in questione.
Ma l'autorevolezza della docente compromessa dal genitore di turno che pensa di saperne di più in merito alla valutazione di figli che, nella gran parte dei casi, vengono mandati allo sbaraglio a scuola, sempre più frequentemente descolarizzati, quell'autorevolezza che è la base stessa del lavoro di insegnante che quel genitore ora da compatire ha rovinato per sempre, quella carriera dell'insegnante che è irrimediabilmente in gioco ogni volta che un genitore fa una piazzata del genere, quella carriera, vale meno di quella del poliziotto? E se invece di un poliziotto ci fosse stato un negoziante? Allora si sarebbe potuto querelare?
Ecco il motivo per cui sono a favore del portare avanti fino in fondo la querela, perché la dignità di un lavoratore è sacra, anche quella degli insegnanti.

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