In Grecia si uccide

In Grecia si uccide. Dovevamo aspettarcelo, dovevamo immaginare che primao poi sarebbe successo. Prima ha cominciato Alba Dorata, e ora che l'organizzazione neofasccista è decapitata somo gli xenofobi ad essere ccolpiti. Per strada, in piazza, dove capita.
La globalizzazione dei capitali, ei mercati, una gestione dissennata dell'eonomia che calpesta gli uomini non può non avere conseguenze. Anche nella ricca e colta Europa, anche nella patria ella filosofia.  Perché la fame viene prima di ogni cosa, e chi sa parlare alla pancia della gente, per garantire i propri interessi, questo lo sa bene.
E così la parabola di Alba Dorata diviene una metafora: un'organizzazione paramilitare che finge di parlare alla gente ma che, come sempre, vive di poteri forti che la sorreggono e della paura che sa cavalcare. Come la destra estrema, come il grillismo.
Quella della Grecia che ripone la sua fiducia in un partito xenofobo, strillone, violento, sarà davvero un'alba dorata o un triste crepuscolo

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