Pascale, Berlusconi e la decadenza di Santoro
Servizio Pubblico, la trasmissione di Michele Santoro ,essa in onda su La7, ha fato registrare ieri sera l'ascolto più alto della serata. Bene, anzi no, male, malissimo, perché la trasmissione di ieri sera è stata una delle cose più indecenti trasmesse di recente dalla televisione italiana, e lo dico da antiberlusconiano convinto. Tutta la trasmissione si è incentrata sul caso di una delle tante donne che girano e giravano intorno all'ex primo ministro Silvio Berlusconi e sul premio farlocco per lei inventato al festival del cinema di Venezia per farla felice. La donna infatti, con l'aiuto di Mr. B. Aveva ottenuto i fondi dalla RAI per produrre un film e presentarlo al festival. Una storia già nota, dato che questo scandalo risale ad anni addietro. Ma PR aggiungere pepe allo scandalo dei soldi pubblici spesi in malo modo, ecco che viene fuori il lato pruriginoso della vicenda, di cui non dirò nulla per il semplice fatto che di esso non me ne frega nulla. Perché sia chiaro, delle abitudini sessuali di Berlusconi interessa nella misura in cui possono influenzare la vita pubblica del paese, ma per il resto lui e la sua donna devono poter fare quello che vogliono nella solitudine le lenzuola, ovviamente senza delinquere. Quando l'attenziondei media, come nel caso della trasmissione di Santoro, supera questo limite, allora entriamo nel morboso, iniziamo a giocare ad un gioco di cui Berlusconi è maestro. È davvero questo che vogliamo? Rimettere in gioco un duomo che finalmente è riuscito da solo a mettersi ai margini della vita politica? Non era forse il caso di parlare di cose più importanti?
Santoro non risponderà alle critiche che gli stanno piovendo addosso, come non lo ha mai fatto: tirerà fuori il suo solito monologo e, come Berlusconi, come Grillo, si auto consacrerà. E noi come al solito saremo in balia degli uomini della provvidenza da soli al comando, in politica com in TV. Ma poter votare la decadenza anche dei vari Santoro, Grillo, Renzi e compagnia cantante?
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