Diversamente berlusconiano = finiano

Angelino Alfano ha regalato la perla politica del giorno, dichiarando, alla fine di una giornata convulsa, di non condividere gli estremismi che stanno andando a prevalere nel PDL/Forza Italia e di sentirsi per questo "diversamente berlusconiano".

Potete immaginare la facile ironia che ne è seguita. In primis ci si è chiesti se i diversamente berlusconiani possano mangiare la pasta Barilla, dopo il #diversamente di angeliniana creazione è divenuto un hashtag su Twitter.

Non poteva non essere così, perché quando il genio politico crea un neologismo che non vuol dire assolutamente nulla, ci si può solo inchinare davanti al genio.

Cosa vorrà dire diversamente berlusconiano? Lui i festini li fa solo con gli uomini? Oppure attacca i magistrati a giorni alterni? O ogni tanto pensa che Bettino Craxi sia stato un criminale? Forse la demagogia la domenica mattina gli dà un tantino fastidio?

Insomma, i diversamente berlusconiani sono una nuova razza politica che avremo modo di scoprire nei prossimi giorni, ma tutto questo, diciamolo, ha il sapore di già visto.

Basta del resto tornare indietro di qualche anno, quando Gianfranco Fini avvertiva della mancanza di democrazia nel PDL, della deriva demagogica e populista, della manipolazione mediatica e strumentale della questione della giustizia. Allora lo accusarono di trasformismo, oggi imboccano la sua strada.

E viene da dire che ci hanno fatto perdere degli anni inseguendo un criminale, quando forse oggi l'Italia avrebbe potuto avere una destra seria e un leader con una credibilità, che fosse stato Gianfranco Fini o un più giovane Alfano.

 

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