L'Onorevole Lombardi e i parlamentari di Non è la Rai

L'Onorevole Lombardi, passata alla cronaca perché scelta capogruppo del M5S, sembra, almeno da ciò che trapela e fa trapelare, un bel tipino. Per l'esattezza, una macchietta da filmetto di serie B, non so se avete presente, che ne so, la professorina saccente e in realtà ignorantella, la compagna di classe secchioncella in una classe di mediocri che spiccava fino all'arrivo del vero genio da un'altra scuola. Insomma, quel tipo lì.
Quel tipo di persone che non riesci a smuovere neanche di fronte all'evidenza, quelle persone per esempio che, pur essendo causa dello stallo politico come gli altri, accusano gli altri di essere Kasta, rigorosamente con la K perché sennò non fa figo, e intanto iniziano lentamente ma inesorabilmente ad adeguarsi.
Quel tipo di personaggio che in fondo nutre una sana attrazione per l'autoritarismo e che, quando può, rilascia dichiarazioni favorevoli al fascismo.
Quel tipo di personaggio che Grillo e Casaleggio non li metterebbero in discussione neanche se dicessero loro di organizzare un suicidio di massa a Montecitorio.
Quel tipo di personaggio che per non vere profanata la propria immagine è disposto a negare l'evidenza, e a preferire d'essere chiamato cittadino, anziché Onorevole.
Ma vede, Onorevole Lombardi, lei quel titolo se l'è guadagnato, l'ha voluto candidandosi, e ora se lo tiene, perché, lo sappia, i titoli in Italia si mantengono, anche dopo averli persi. Quindi sarà Onorevole a vita.
E forse non sa la nostra Onorevole Lombardi che l'essere un deputato con libertà di mandato è un diritto/dovere, perché presuppone la capacità di ragionare con la propria testa sulle singole leggi e sui singoli problemi, perché, anche questo forse non lo sa, in Italia la responsabilità delle azioni è personale.
Quindi l'Onorevole Lombardi scelga: se non desidera essere un Onorevole, allora si dimetta. Se invece lo desidera, lei assieme ai deputati di Non è la Rai guidati all'auricolare da Casaleggio, allora inizi a lavorare, innanzitutto cercando un accordo politico con quelle forze parlamentari che rappresentano il 75% di Italiani che un governo dei soli grillini non lo vogliono.
E magari ci vada pure ogni tanto a Ballarò per rendicontare quello che non fa in Parlamento, anche solo in segno di rispetto verso quel 40% di Italiani che non ha ancora un accesso alla linea ADSL.

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