Il populismo delle caste
Populismo è parlare di casta senza dire cos'è casta e cosa non lo è, senza spiegare perché esiste e che funzioni ha la politica, senza dire che certi privilegi esistono in funzione dell'incarico particolarmente gravoso, senza spiegare che per guidare un paese sono richieste competenze che vanno oltre il semplice buonsenso.
Populismo è parlare della casta degli immigrati, a cui sarebbero assegnate case e posti di lavoro, che non rischierebbero mai il carcere e vivrebbero a sbafo degli Italiani. Bene, Italiano, mentre dici queste cazzate un immigrato, forse un profugo di guerra (hai presente le guerre? No vero? Tu esporti democrazia, hai ragione) sta lavorando nei campi dove non vuoi lavorare perché, è giusto, pretendi tutele sindacali (ma non le pretendi per lui), sta badando a tuo nonno o tua nonna, ti sta pulendo casa o ti sta sistemando il giardino, per poi tornare la sera ad andar bene in una casa in cui vivono dieci persone che, soprattutto al sud, gli è stata affittata in nero senza garanzie (ma non temere, accade anche al nord nelle zone turistiche). Quando i suoi figli andranno a scuola, saranno un problema per gli insegnanti che non sapranno come alfabetizzarli, e tuttavia poi si lamenteranno del loro non essere alfabetizzati. Tu non parlerai con lui perché vuole inculcarti le sue idee, pensi, ma poi sarai pronto a lamentarti del suo non essere integrato. Quando si ammalerà a lui saranno riservate cure meno accurate, quando accadrà qualcosa in sua presenza lui sarà il primo sospettato, e tanto, anche se finirà in carcere, chi se ne importa, in fondo è solo un immigrato; del resto lo umiliamo anche troppo poco quando deve rinnovare il permesso di soggiorno.
Populismo è parlare della casta degli immigrati, a cui sarebbero assegnate case e posti di lavoro, che non rischierebbero mai il carcere e vivrebbero a sbafo degli Italiani. Bene, Italiano, mentre dici queste cazzate un immigrato, forse un profugo di guerra (hai presente le guerre? No vero? Tu esporti democrazia, hai ragione) sta lavorando nei campi dove non vuoi lavorare perché, è giusto, pretendi tutele sindacali (ma non le pretendi per lui), sta badando a tuo nonno o tua nonna, ti sta pulendo casa o ti sta sistemando il giardino, per poi tornare la sera ad andar bene in una casa in cui vivono dieci persone che, soprattutto al sud, gli è stata affittata in nero senza garanzie (ma non temere, accade anche al nord nelle zone turistiche). Quando i suoi figli andranno a scuola, saranno un problema per gli insegnanti che non sapranno come alfabetizzarli, e tuttavia poi si lamenteranno del loro non essere alfabetizzati. Tu non parlerai con lui perché vuole inculcarti le sue idee, pensi, ma poi sarai pronto a lamentarti del suo non essere integrato. Quando si ammalerà a lui saranno riservate cure meno accurate, quando accadrà qualcosa in sua presenza lui sarà il primo sospettato, e tanto, anche se finirà in carcere, chi se ne importa, in fondo è solo un immigrato; del resto lo umiliamo anche troppo poco quando deve rinnovare il permesso di soggiorno.
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