Tanto gentile e tanto onesto pare. Pare.

Vedete il signore ritratto qui sopra, bene, questo è l'arbitro della politica italiana. Sì certo, in realtà lo sono per lui i suoi parlamentari, perché, sapete, lui non è eleggibile. Una storia come tant, un incidente, una famiglia rovinata, non la sua, una condanna penale, e il gioco è fatto. Non di meno il signore qui sopra, Beppe Grillo, con il suo movimento tiene in scacco il parlamento italiano pressoché da quando alle elezioni ha raggiunto circa il 25% dei consensi.
Come? Beh, è bastato sfruttare l'ondata d'indignazione che ha pervaso il paese, per carità, giustamente, dopo un ventennio, quello berlusconiano, di mala politica. I desideri e le paure di generazioni allo sbando sono state interpretate da un esperto di media come il fido Casaleggio e da un comico carismatico come Grillo in un programma inconsistente, a tratti persino pericoloso. Come nel caso della sanità, predicando l'abolizione della vaccinazione obbligatoria per i bambini, o come nel caso della scuola pubblica, dove si accavallano un'accozzaglia di idee iperliberiste come l'annullamento del valore legale dei titoli di studio o il giudizio degli alunni sui docenti come base dei finanziamenti alle scuole.
Un movimento che del resto fa della propaganda in rete il suo cavallo di battaglia, forte dell'ignoranza Italica sul media. Quanti sanno che solo il 60% degli italiani ha accesso alla rete? Peggio ancora, in quanti hanno una seppur minima educazione nella ricerca delle fonti in rete? Ben pochi davvero, e così ciò che Casaleggio e Grillo dicono sul blog diventa legge, dogma, incontestabile. Un mantra che viene ripetuto fino alla nausea dall'armata brancaleone dei parlamentari a cinque stelle, salmodianti in coro la litania dell'approvazione delle leggi che seguiranno esclusivamente il loro non-programma.
Intanto da quasi un mese l'Italia è allo sbando, senza un minimo di prospettiva, con questa varia congerie di capacità, e incapacità, che non sembra essere disposta ad assumersi la responsabilità di governo se non come forza unica in parlamento, come se elezioni non contassero nulla, lasciando nel caos un paese che ha bisogno urgente di essere governato.
Al mio paese, Misterbianco, il più grande datore di lavoro, la multinazionale Almaviva, sta per dichiarare 650 esuberi, probabile primo stadio di una chiusura definitiva, con un totale di quasi 3000 dipendenti licenziati nel catanese e altrettanti nel palermitano. Nel silenzio dei grillini, o della spalla Crocetta, buoni fino ad ora solo a piazzare colpi ad effetto e norme dal profilo demagogico, a nominare una ragazzetta alla formazione e un parolaio alla cultura, a rifiutare un finanziamento ai partiti che a loro non spetterebbe, come se questo potesse risollevare l'economia della nostra terra.
Ecco, se i grillini e chi per loro, dopo tante parole, ci volessero anche degnare di concludere qualcosa, non per il loro bene, non per pretendere la guida di questa o di quella camera, nel peggior stile della politica italiana, volessero smettere di rilasciare dichiarazioni a cazzo ai giornali stranieri per lamentare il fango mediatico italiano quando vengono smascherate le puttanate che dicono, ecco, se volessero comportarsi un minimo responsabilmente invece di riempire inutilmente gli articoli dei giornali, se volessero informarsi sulle cose reali anziché dipendere da un blog che, è evidente, come nel caso dello statuto dei cinque stelle che nessuno di loro conosceva, li ha presi per il culo assai gioiosamente, insomma, se volessero far ciò per cui sono stati eletti, l'Italia cortesemente ringrazierebbe.

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