Mala tempora currunt

Ed eccoci qui, il giorno dopo dallo psicodramma. Se volessimo applicare la legge di Murphy in politica, ecco, questa sarebbe l'occasione ideale. Le cose sono andate nel peggior modo possibile nel momento peggiore possibile.
Nel semestre in cui Napolitano non potrà sciogliere le camere, ecco che ci troviamo ad avere un parlamento ingestibile. Se alla Camera il duo Bersani/vendola potrà pensare di governare, al Senato invece si avrà per forza bisogno del PDL, o del M5S. I grillini, i veri vincitori della tornata elettorale, avrebbero l'obbligo morale di provare a governare. Dopotutto, se il popolo Italiano ha votato in maggioranza questo partito, allora i suoi rappresentanti dovrebbero sentire l'obbligo di provare a realizzare il loro programma. Certo, questo programma è inconsistente, ma questo è un altro discorso.
L'asse Berlusconi/Bersani sarebbe solamente un danno per entrambi i partiti. Nessuno dei due potrebbe realizzare qualcosa di concerto per il suo elettorato, e giunti alle prossime elezioni entrambe le compagini pagherebbero la scelta incomprensibile per quella massa grezza e arrabbiata che ha grugnito il suo voto per anni sulla scheda barrando i simboli del PDL e della Lega e che ora si è riversata su Grillo.
In un'ipotesi simile Grillo alle prossime elezioni stravincerebbe, a mani basse prenderebbe il 50% dei voti. Se vogliamo consegnare il governo e il paese ad un movimento di incompetenti e populisti, questa è la strada.
L'alternativa è costringere il M5S a sporcarsi le mani con il governo dello stato già da ora, mostrare alla gente che questi grillini non sono questi geni e che, come sempre, il potere li corromperà. Oggi Grillo va all'incasso, rifiuta le alleanze perché sa bene che la sua convenienza è altra, sa bene che finché potrà dovrà nascondersi nel qualunquismo.
Precedenti storici sono evidenti: il fascismo è nato quando l'ingovernabilità e la crisi facevano gridare allo scandalo. Basta una marcetta e il caos, mica tanto, proporsi come il nuovo e saper gridare bene allo scandalo e alla rivolta. Buona nuova legislatura a tutti

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