Ma i professori sono stati dei bravi professori?

Quando Mario Monti è stato chiamato alla guida del governo italiano, in molti, me compreso, abbiamo salutato la notizia con commenti molto positivi. Ciò che veniva salutato era soprattutto l'apparente segno di discontinuità nei confronti del precedente governo e la chiamata di persone che potevano decantare dei curricula e delle pubblicazioni di tutto rispetto. Ma dopo un anno, questi professori, che professori sono stati? Beh, da un punto di vista della didattica, della preparazione e della programmazione ci sarebbe da ridire, ma vediamo meglio.
Ministro Fornero: verra ricordata per la sua riforma, francamente ingiudicabile, per il pasticcio degli esodati e per una serie di uscite davvero di dubbio gusto. Partendo dall'uscita sui ragazzi troppo choosy, continuando con quelli viziatelli, passando per le parentesi sul giardinaggio, fino ad arrivare a quelle, più gravi, sulla sua impreparazione come ministro. Beh, un buon insegnante sa benissimo che la sua attività deve essere programmata e che richiede preparazione e formazione, un impegno costante nell'aggiornamento. bocciata.
Ministro Passera: il banchiere verrà ricordato per...ecco, per cosa ricordarlo? Diciamo che Passera è quel classico professore che è spesso assente con giustificazioni improbabili, quello che alla fine non ti lascia nulla e si inventa un voto agli scrutini. Bocciato
Ministro Profumo: il ministro più logorroico da vent'anni a questa parte, viaggia ad una media di un'intervista o una dichiarazione al giorno, riuscendo a smentirsi da solo nell'arco di 24 ore. Ha portato avanti alcune delle proposte di legge più improbabili di questo governo, causato centinaia di scioperi, continua a predicare vantaggi gratuiti per le scuole private mentre prosegue nel massacro della scuola pubblica. Parla di merito e autonomia e nel frattempo decurta i fondi che le scuole dovrebbero usare per le attività aggiuntive degli insegnanti. Bocciato con espulsione.
Ministro Clini. Colpevole insieme a tutta la classe dirigente degli ultimi trent'anni nel disastro dell'Ilva. Si fa portavoce esclusivamente di istanze economiche e di un attacco alle prerogative della magistratura, accusandola di agire contro l'industria italiana. No caro ministro, chi ha agito contro l'industria sono stati gli industriali corrotti e i politici compiacenti come lei, non una magistratura che chiude una fabbrica che causa tassi di morte per tumori ai limiti ll'incredibile.
Presidente del consiglio Monti. Faceva sperare bene con la sua moderazione molto British. Invece ha imparato in fretta l'arte della politica italiana, dichiarando e smentendo in tempi brevissimi, lanciando sassolini nello stagno dei centristi, ponendosi come ago della bilancia della futura politica italiana, attaccando gli insegnanti mentendo sui dati, lanciando il messaggio d'allarme sulla sanità italiana solo per poterla colpire. Si è occupato esclusivamente degli interessi della grande finanza, senza avere il coraggio di colpire i ricchi se non con gli effetti speciali dei controlli a Cortina ma senza una vera politica contro l'evasione. In compenso ha portato all'incremento della disoccupazione e la caduta dei consumi senza tentare alcuna politica di supporto verso i ceti più poveri. Bocciato, come minimo.

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