Cosa sta accadendo nel mondo della scuola e perché questa notte difficilmente dormirò

Ogni anno scolastico, da quando insegno, sembra partire sempre peggio. Nulla di strano quindi se tra Ottobre e Novembre il mio umore è sempre sotto le scarpe. Ma quest'anno c'è un motivo in più. Ovvero la santa alleanza tra Banchieri e Liberisti.
Vi chiederete, cosa c'entrano questi figuri con la scuola? Beh, presto detto.
Uno spettro si aggira per il mondo della scuola già da anni, più o meno da quando un tipo bassotto e amante della f... è entrato in politica: lo spettro della privatizzazione della scuola. Uno spettro ben visibile in realtà, dato che si lavora alacremente per rendere le scuole delle aziende, con sindacati e finte opposizioni compiacenti, da circa vent'anni.
Ho già detto altre volte che c'è stato un lavoro certosino per rincoglionire gli Italiani e renderli dei perfetti consumatori: non lo dico solo io, ovviamente, ma signori intellettuali, giuristi, demografi e studiosi in genere. Lo dice del resto la qualità dei nostri media a grande diffusione. Del resto, se il nostro ex presidente del consiglio potè dire ai suoi uomini in Mediaset di non azzardarsi ad alzare il livello culturale dei suoi programmi perché a lui serviva un pubblico del livello culturale di una terza media, un motivo ci sarà.
Ma ancora non siamo arrivati al punto. Vedete cosa è accaduto in una notte?
L'ingegnerizzazione, meraviglioso neologismo per dire l'indicibile: tagli. Proviamo a immaginarlo con un dialogo, tre personaggi: il ministro, il docente di ruolo e il docente precario

Ministro: Ciao docente di ruolo, come va? Sai, sono qui per farti una proposta.

Docente di ruolo (doc, da questo momento): ministro, dimmi pure

Ministro: senti, già lo sai che tira brutta aria, tu sei poi in fondo un privilegiato. Bene, io ieri ho preso una decisione: da domani lavori 24 ore settimanali anziché 18.

DOC: Che cosa? E perché mai? E il mio giorno libero?!?

Ministro: non temere, quello in qualche modo te lo faccio avere, ma non pensare di avere qualche aumento di stipendio, non se ne parla. Piuttosto ti fai 15 giorni in più di ferie d'estate

DOC: Ma scusa, io già l'estate sto a casa perché le scuole sono ferme, che me ne faccio. E poi le ferie non utilizzate non me le paghi...

Docente precario (DOP da questo momento): Ministro, e io?

Ministro: tu, mi spiace, ti cerchi un altro mestiere, mi già mi hai scartavetrato abbastanza i maroni. Sempre a lamentarti? Ma vatti a cercare un bel contratto a progetto! E poi ho già i miei problemi: devo far credere a quel fesso del DOC che anche per loro non ci saranno tagli, che non finiranno a fare i segretari o i bibliotecari a scuola. Pensa poi se scopre che con 24 ore a scuola, non ha più neanche il giorno libero! Su su, vai a ramazzare per strada.

Ecco, detto in breve quello che è accaduto. Tanto basterebbe per avere l'orticaria. Ma no, ci ha pensato il parlamento a mettere la ciliegina sulla torta! 
Di preciso ci ha pensato la commissione cultura della camera, in cui di cultura ce ne sta ben poca, ma in compenso c'è un nutrito battaglione di deputati del PDL pronti a portare l'orrida sperimentazione made in Comunione e Liberazione della Lombardia fin sui più alti scranni del nostro paesello.
Ora, dovete sapere che nella regione del celeste Formigoni, CL comanda; tanto che la regione si è fatta vanto, negli anni, di aver donato denaro pubblico per le scuole paritarie ad orientamento cattolico (stendiamo un velo poi sui soldi finiti alla scuola della moglie di Bossi). In codesta mirabolante regione, un donnino, tale Aprea, già gran consigliera di oscuri piani del fu ministro Gelmini e prima ancora del fu ministro Moratti, tale donnino insomma è riuscita a fare approvare una norma che prevede, come sperimentazione, l'assunzione diretta degli insegnanti da parte dei presidi, su modello delle scuole paritarie! Non so se voi lo sentite, ma il puzzo di raccomandazioni qui da me si sente da molto lontano. Da tanto lontano che il consiglio dei ministri aveva impugnato la norma, chiedendo al Consiglio di Stato di esprimersi sulla sua costituzionalità.
Quindi? Ma secondo voi un deputato PDL può stare con le mani in mano? No! Cosa fare se non riproporre la medesima norma direttamente in parlamento? E in più, ci mettiamo il carico!
E allora ci immaginiamo pure un sistema di autovalutazione e di resa pubblica dei risultati della scuola, per "creare una sana concorrenza" tra le scuole. Detta in altri termini, rendo pubblici i miei risultati in modo che tu, utente, venga più felice  nella mia scuola. Ora, al mio paese di gente in malafede, il modo migliore per fare una cosa simile è iniziare a far lievitare i voti dei miei alunni, tanto i genitori saranno ben felici di vedere in pagella un bel nove in tutte le materie, anche se il figlio bruca l'erbetta insieme alle capre. E tutto questo perché? Per "importare il sistema già collaudato e funzionante delle scuole paritarie". 
Se non è genio questo.
Ah, per chi non lo sapesse, più iscritti, più finanziamenti, più soldi da spartirsi: non vi lamentate se vostro figlio non saprà chi era Dante, malgrado il suo 10 in Italiano.

Commenti

Post popolari in questo blog

La sessualità nell'antichità

Alessandro Baricco, Castelli di rabbia

Saggio breve: D'Annunzio, una vita per la bellezza