Margherita Dolcevita, Stefano Benni

Quando Stefano Benni decide di scrivere un gran libro, c'è poco da fare. Come nel caso di Margherita Dolcevita, pubblicato nel 2005. La piccola ma mica tanto Margherita, senza pudori di sorta e senza mielose tra pseudo adolescenziali, come va tanto di moda oggi fra i lettori (adulti) guarda con occhio critico e sarcastico all'arrivo di nuovi vicini, iper tecnologici, benestanti, militaristi e apparentemente razzisti. Tutto mentre la sua famiglia viene invece vinta dalle novità e dalle paure della società contemporanea, sottomettendosi così a videogiochi, megaschermi, armi e xenofobia.
La vicenda si conclude con un finale a sorpresa, mentre per tutto il romanzo il surreale e il fantastico fanno capolino fra le leggende metropolitane e le visioni di Margherita.
Personaggio solo apparentemente comico, in realtà impegnato, ecologista, pacifista e in perenne lotta contro le discriminazioni del finto progresso. Un personaggio maturo, quello di Margherita, perfetto per un racconto la cui verve si mescola benissimo con i temi, impegnati, trattati.

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