La memoria corta

Una premessa, tanto per essere chiari: non ho nulla contro di due marò che si trovavano per lavoro nei mari indiani. Anzi, in astratto li vorrei subito nelle loro case a festeggiare il ritorno con le famiglie.

Quindi, data la premessa, chiarisco cosa intendo per memoria corta. A sfogliare i giornali non si legge d'altro che de fallimento della politica estera italiana. Da una parte si dice che questa è la degna prosecuzione della mala gestione berlusconiana, dall'altro lato si dice invece che questa è la dimostrazione che "si stava meglio quando si stava peggio". Ciò che invece non leggo da nessuna parte è il dubbio, da parte di una qualsiasi anima pia. Ma non è che per caso abbiamo torto noi?

Ricordo quando in Iraq venne ucciso un agente dei nostri servizi segreti da militari americani: gli USA si rifiutarono di lasciarci processare i loro militari e la popolazione italiana, tutte le istituzioni, si indignarono. Di certo non fu l'unico caso: chi si ricorda di quando aerei militari americani tranciarono le funi di una funivia, anche in quel caso causando quasi un incidente diplomatico? Indignazione, lamentele, litanie politiche già sentite.

Eppure oggi pretendiamo per i nostri militari lo stesso trattamento che non abbiamo tollerato quando sono stati altri a riservarcelo. Ed in questo si vede qual è il vero centro della questione.

Si tratta semplicemente di rapporti di forza, di una prova di forza. Così come lo fu all'epoca quella degli USA nei nostri confronti, oggi noi stiamo provando la nostra forza nei confronti di uno stato che, nel nostro becero immaginario collettivo, immaginiamo comunque ancora un paese inferiore, in quanto ex territorio coloniale. Ma, sconfitti due volte, il paese in via di sviluppo che già conta ben più di noi e, probabilmente, della UE, ci insegnerà che il ventunesimo secolo è ben diverso dal diciannovesimo secolo, quando la nostra armata brancaleone poteva pretendere di aggirarsi per le coste africane proclamando la nostra penisola una potenza coloniale.

Per l'ennesima volta, basterebbe avere un po' di memoria storica per ricordare, capire, evitare gli errori. E soprattutto per non dover più sopportare insopportabili politicanti da quattro soldi pronti a cavalcare ogni bassezza pur di accaparrarsi qualche voto.

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